Un campo clandestino nella giungla del Darién
Le autorità panamensi hanno portato a termine un’operazione di smantellamento di un campo clandestino per lo sfruttamento di migranti irregolari situato nella giungla del Darién, una pericolosa rotta migratoria al confine con la Colombia. L’operazione, denominata ‘Arcangelo Michele’, è stata coordinata dal Servizio nazionale di frontiera di Panama (Senafront).
Un centro di servizi per i migranti
Il campo clandestino, composto da oltre 55 capanne, fungeva da centro di rifornimento e di servizi per i migranti irregolari che attraversavano la giungla diretti verso gli Stati Uniti. Era dotato di strutture per campeggiare, mangiare e aveva elettricità e Internet. Il campo si trovava al di fuori del percorso umanitario autorizzato e rappresentava un’importante fonte di reddito per i gruppi criminali che operano nella regione.
Il ruolo del Clan del Golfo
Il Senafront ha riferito che il campo era sotto lo stretto controllo del cartello della droga colombiano Clan del Golfo. Durante l’operazione, sono state sequestrate sette antenne satellitari Starlink. Il blitz, a cui hanno partecipato 150 agenti, rientra nella missione denominata ‘Arcangelo Michele’.
Il flusso migratorio nel Darién
Tra gennaio e agosto 2023, 324.204 persone hanno attraversato la giungla del Darién. Nello stesso periodo del 2024, il numero è sceso a 236.621. Nonostante la diminuzione, il Darién rimane una rotta migratoria pericolosa e il fenomeno dello sfruttamento dei migranti rappresenta una seria preoccupazione per le autorità.
Lo sfruttamento dei migranti nel Darién
Il caso del campo clandestino smantellato in Panama evidenzia il grave problema dello sfruttamento dei migranti lungo la rotta del Darién. I gruppi criminali, come il Clan del Golfo, sfruttano la vulnerabilità dei migranti per lucrare su di loro, offrendo servizi e rifornimenti a prezzi esorbitanti. La situazione è ulteriormente aggravata dalla pericolosità della giungla, che rappresenta un ostacolo insidioso per i migranti. Le autorità panamensi stanno lavorando per contrastare questo fenomeno, ma la lotta contro lo sfruttamento dei migranti è una sfida complessa che richiede una collaborazione internazionale.