González non si esilia, ma teme per la sua vita
Il candidato dell’opposizione alle elezioni presidenziali del Venezuela, Edmundo González, ha deciso di non esilarsi e di non chiedere asilo politico a un governo straniero, nonostante le minacce alla sua vita e alla sua integrità fisica. Lo ha dichiarato il suo avvocato, José Vicente Haro, in un’intervista concessa oggi all’emittente colombiana W Radio.
“Lo scenario dell’esilio e dell’asilo non è previsto né pianificato, ed è una decisione molto coraggiosa. Il suo desiderio più grande è essere vicino ai venezuelani e ricambiare il sostegno che gli hanno dato”, ha detto Haro.
Secondo l’avvocato, per proteggere la sua vita González deve cambiare costantemente dimora.
Le accuse della giustizia venezuelana
La giustizia venezuelana, controllata dal governo chavista di Nicolas Maduro, ha emesso un mandato di arresto nei confronti di González. L’accusa della Procura del Venezuela nei confronti di González è per i “reati di usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti pubblici, istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato, cospirazione, sabotaggio per danneggiare i sistemi ed associazione terroristica”.
Secondo l’avvocato di González, le accuse sono legate all’indagine su chi ha creato il dominio del sito web dove si trovano i veri risultati delle elezioni del 28 luglio e dove sono pubblicati i verbali consegnati da centinaia di migliaia di cittadini che hanno monitorato i seggi.
Una situazione politica complessa
La situazione politica in Venezuela è estremamente complessa e delicata. La decisione di González di non esilarsi dimostra la sua determinazione a rimanere in patria e a combattere per i suoi ideali. Tuttavia, la sua sicurezza è in serio pericolo, e le accuse della giustizia venezuelana sono molto gravi. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e se González riuscirà a sfuggire alle minacce alla sua vita.