Il ritorno di Seydou Sarr a Venezia
Un anno dopo il suo debutto cinematografico in “Io Capitano” di Matteo Garrone, Seydou Sarr torna alla Mostra del cinema di Venezia. Il giovane senegalese, che ha conquistato il pubblico con la sua storia di coraggio e speranza, è ora protagonista di “Seydou – Il sogno non ha colore”, un film diretto da Simone Aleandri e prodotto da Wonder Project con Rai Cinema in collaborazione con Lega Serie A.
La sua presenza a Venezia è stata annunciata da Paolo Del Brocco, produttore di Rai Cinema, che ha sostenuto Sarr fin dall’inizio. Il giovane attore indossa la maglietta “Keep racism out”, realizzata dalla Lega Calcio serie A come messaggio anti razzista, a testimonianza del suo impegno contro ogni forma di discriminazione.
Un film che racconta un sogno
“Seydou – Il sogno non ha colore” racconta la storia di Seydou, un giovane senegalese che sogna di diventare calciatore. Il film segue il suo percorso di crescita e di affermazione, tra le difficoltà e le opportunità che si presentano lungo il cammino. Sarr ha avuto la possibilità di incontrare campioni e leggende del calcio, come Yacine Adli, Lameck Banda, Danilo Luiz Da Silva, Paulo Dybala, Junior Messias e Maduka Okoye, oltre a Francesco Totti, Christian Panucci, Ciro Ferrara e Bernardo Corradi.
Il film, che sarà presentato alle Giornate degli Autori, è un’occasione per riflettere sul tema dell’integrazione e del razzismo nel mondo del calcio. Il messaggio di speranza e di inclusione che trasmette è un invito a guardare oltre le differenze e a valorizzare il talento e la passione di ogni individuo.
Un impegno contro il razzismo
La Lega Serie A ha deciso di sostenere il film di Seydou Sarr come parte di un piano di lotta contro il razzismo. La maglia “Keep racism out”, distribuita a 15mila calciatori, è un simbolo di questa battaglia. Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha dichiarato: “Crediamo che il film di Seydou sia un bell’inizio, insieme alla maglia realizzata e che viene distribuita a 15mila calciatori”.
La scelta di Seydou Sarr come protagonista di questo progetto è un segno di speranza e di cambiamento. Il suo talento e la sua storia sono un esempio per tutti coloro che si battono per un mondo più equo e inclusivo.
Il futuro di Seydou Sarr
Dopo il debutto a Venezia, “Seydou – Il sogno non ha colore” sarà trasmesso su Rai3 il 4 settembre alle 23.20 e sarà disponibile da subito su RaiPlay. Il film è un’occasione per conoscere meglio Seydou Sarr e per scoprire il suo talento. Il suo futuro è ancora tutto da scrivere, ma il suo impegno e la sua passione sono un esempio per tutti coloro che sognano di realizzare i propri sogni.
Seydou Sarr è un esempio di come il cinema possa essere uno strumento di cambiamento sociale. La sua storia è un invito a guardare oltre le apparenze e a valorizzare il talento e la passione di ogni individuo, indipendentemente dalla sua origine o dal suo colore della pelle.
L’impatto sociale del cinema
Il cinema, come dimostra la storia di Seydou Sarr, può essere un potente strumento di cambiamento sociale. Raccontare storie di integrazione e di lotta contro il razzismo può contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere un mondo più equo e inclusivo. Il film “Seydou – Il sogno non ha colore” è un esempio di come il cinema possa essere utilizzato per dare voce a chi è spesso emarginato e per promuovere un messaggio di speranza e di cambiamento.