Lula esprime soddisfazione per il blocco di X
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha espresso la sua soddisfazione per la decisione del giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes di bloccare il social network X in Brasile. La motivazione del blocco è la mancata nomina di un rappresentante legale dell’azienda nel Paese. Lula ha dichiarato a Cnn Brasil: “Il sistema giudiziario brasiliano potrebbe aver dato un segnale importante: il mondo non è obbligato a sopportare il vale tutto dell’estrema destra di Musk solo perché è ricco.”
Lula minimizza il danno per gli utenti
Lula ha poi minimizzato il danno per gli utenti, sostenendo che milioni di persone cercano social con profili simili, che offrono lo stesso servizio di X. “Ci sono molti social simili che offrono lo stesso servizio”, ha detto il presidente.
Lula: La decisione di Moraes può essere un esempio per altri Paesi
Lula ha espresso la convinzione che la decisione di Moraes possa servire da esempio per altri Paesi che soffrono anch’essi di fake news e di quella che lui considera “l’ingerenza e la militanza politica” di Elon Musk. Il leader progressista ha sottolineato che la messa al bando di X può essere interpretata come un’affermazione della sovranità del Brasile, in seguito al mancato rispetto da parte di Musk degli ordini emessi dalla Corte suprema.
Lula: La stampa internazionale ha interpretato il blocco come un’affermazione della sovranità
Lula si è detto convinto che la maggior parte della stampa internazionale ha interpretato la messa al bando di X come un’affermazione della sovranità del Brasile, in seguito al mancato rispetto da parte di Musk degli ordini emessi dalla Corte suprema.
Un segnale di sovranità e di controllo delle piattaforme digitali
La decisione del Brasile di bloccare X rappresenta un segnale importante per la sovranità nazionale e per il controllo delle piattaforme digitali. In un mondo sempre più interconnesso, è fondamentale che gli stati mantengano il controllo sui propri territori digitali e che le piattaforme online rispettino le leggi locali. La decisione del Brasile potrebbe aprire un precedente per altri paesi che desiderano affermare la propria sovranità digitale e contrastare l’influenza di grandi aziende tecnologiche.