Il ritorno di una pagina minacciosa su TikTok
Una pagina TikTok contro i collaboratori di giustizia brindisini, con foto, nomi e cognomi, è riapparsa online dopo essere stata oscurata su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. La pagina, che aveva raggiunto circa 1.600 follower e 2.500 ‘mi piace’, pubblicava foto, stralci di verbali con offese e incitazioni alla violenza contro i collaboratori e i loro famigliari, accompagnati da brani neomelodici. La riattivazione della pagina ha suscitato preoccupazione e allarme.
La denuncia di Libera Puglia
Libera Puglia ha espresso forte preoccupazione per la ricomparsa della pagina, definendola “un ulteriore segnale della rinnovata presenza e pericolosità della Sacra Corona Unita nella provincia di Brindisi”. L’associazione antimafia ha sottolineato come la pagina dimostri l’utilizzo dei social da parte della criminalità organizzata per diffondere violenza, omertà e prepotenza. “Dopo alcuni omicidi e sparatorie, dopo le diverse minacce e intimidazioni, persino all’indirizzo di esponenti della magistratura e delle forze dell’ordine, una notizia simile è ulteriore dimostrazione di quanto la Scu sia attiva anche sui canali di comunicazione social”, ha dichiarato Libera Puglia.
Il ruolo dei social nella lotta alla criminalità organizzata
La ricomparsa della pagina su TikTok evidenzia la crescente influenza dei social media nel panorama della criminalità organizzata. È fondamentale che le forze dell’ordine e le istituzioni siano in grado di contrastare l’utilizzo dei social da parte della criminalità, adottando misure efficaci per la rimozione di contenuti illegali e per la prevenzione della diffusione di violenza e omertà.