Un’ombra cinese sui cavi sottomarini
Un’ombra cinese si allunga sui cavi sottomarini che collegano il mondo, gettando un’ombra di preoccupazione sul Dipartimento di Stato americano. Secondo il Wall Street Journal, Washington ha lanciato un allarme ai giganti della Silicon Valley, tra cui Google e Meta, avvertendoli del rischio che società cinesi possano minacciare la sicurezza dei cavi in fibra ottica sottomarini di proprietà Usa.
L’attenzione è rivolta in particolare a S.B. Submarine Systems, una società cinese controllata dallo Stato, che opera nella riparazione di cavi internazionali. La preoccupazione nasce dalla circostanza che le navi di S.B. Submarine Systems sembrano celare la loro posizione ai sistemi di localizzazione radio e satellitare, sollevando dubbi sulla loro attività e sui potenziali rischi per la sicurezza dei dati.
Il ruolo strategico dei cavi sottomarini
I cavi sottomarini rappresentano l’infrastruttura digitale che collega il mondo, trasmettendo enormi quantità di dati, comprese informazioni commerciali e militari. I giganti della Silicon Valley, come Google e Meta, possiedono parzialmente molti di questi cavi e stanno investendo in altri, ma fanno affidamento su società specializzate di costruzione e riparazione, alcune delle quali di proprietà straniera. Questa dipendenza, secondo i dirigenti americani, potrebbe mettere in pericolo la sicurezza dei dati, aprendo la porta a possibili interferenze o sabotaggi.
La preoccupazione per la sicurezza dei cavi sottomarini si inserisce in un contesto geopolitico più ampio, segnato dalla crescente competizione tra Stati Uniti e Cina. Pechino, negli ultimi decenni, ha intensificato le sue attività marittime nel Pacifico occidentale, cercando di contrastare la potenza militare americana nella regione.
La strategia cinese nel Pacifico occidentale
L’amministrazione Biden sta intensificando gli sforzi per fronteggiare le attività marittime della Cina nel Pacifico occidentale. Secondo le fonti del Wall Street Journal, Pechino sta cercando di ostacolare le comunicazioni del Pentagono e altri vantaggi tecnologici in caso di scontro su Taiwan o su un altro punto critico. L’attenzione sulle navi di riparazione dei cavi sottomarini si inserisce in questa strategia più ampia, che mira a limitare l’influenza americana nella regione.
Il timore degli Stati Uniti è che la Cina possa sfruttare la sua posizione di fornitore di servizi di riparazione per ottenere accesso ai dati sensibili trasmessi attraverso i cavi sottomarini. Questa preoccupazione è ulteriormente alimentata dal fatto che S.B. Submarine Systems è una società controllata dallo Stato cinese, il che solleva dubbi sulla sua autonomia e sui suoi obiettivi.
Un gioco a somma zero?
La crescente tensione tra Stati Uniti e Cina si riflette anche nel settore dei cavi sottomarini, trasformando un’infrastruttura essenziale per la comunicazione globale in un campo di battaglia strategico. La preoccupazione per la sicurezza dei dati e la potenziale influenza cinese solleva interrogativi importanti sulla gestione e la protezione di questa infrastruttura critica. È necessario un approccio collaborativo e multilaterale per garantire la sicurezza e la stabilità dei cavi sottomarini, evitando un gioco a somma zero che potrebbe avere conseguenze negative per tutti.