L’inizio dell’anno scolastico in un clima di difficoltà
L’inizio dell’anno scolastico a Cuba è stato segnato da un clima di difficoltà, con la mancanza di insegnanti e la mancata consegna delle uniformi scolastiche. Questi problemi riflettono la grave crisi economica che sta attraversando il Paese, che ha un impatto significativo sull’istruzione statale, un pilastro fondamentale della Rivoluzione cubana. La ministra dell’Istruzione, Naima Trujillo Barreto, ha riconosciuto che “sarà un percorso difficile”, ma ha espresso la determinazione del governo a mantenere i “principi di libertà e universalità” dell’istruzione e a perseguire le sue “aspirazioni in termini di qualità”.
Carenze di insegnanti e mancata consegna delle uniformi
Oggi, 1,6 milioni di bambini e giovani hanno iniziato le lezioni nelle scuole primarie, secondarie e preuniversitarie di tutto il Paese. Tuttavia, il 12,5% dei posti di insegnamento è vacante, con un insegnante mancante su otto. Inoltre, la maggior parte degli alunni non ha ricevuto le proprie uniformi scolastiche a causa di “carenze organizzative”.
L’impatto della crisi economica sull’istruzione
La crisi economica che sta attraversando Cuba ha un impatto profondo sull’istruzione statale. La mancanza di risorse ha portato a una carenza di insegnanti e alla difficoltà di fornire le uniformi scolastiche. Questo scenario pone una seria sfida al sistema educativo cubano, che ha sempre avuto un ruolo centrale nella società e nella cultura del Paese.