Un costo crescente per lo Stato
Al 31 luglio 2024, l’onere a carico dello Stato per il Superbonus al 110% ha raggiunto la cifra considerevole di 122,938 miliardi di euro. Questo dato rappresenta le detrazioni maturate per i lavori conclusi su un totale di 496.194 edifici. In soli 30 giorni, l’onere è aumentato di 141 milioni di euro, rispetto ai 122,797 miliardi registrati al 30 giugno 2024. Questi dati sono stati resi noti dall’Enea.
Investimenti in crescita
Nonostante il costo elevato per lo Stato, il Superbonus ha generato un significativo volume di investimenti. Al 31 luglio 2024, il totale degli investimenti, comprese le somme non ammesse a detrazione, ha raggiunto i 119,515 miliardi di euro. Di questi, 117,243 miliardi sono stati ammessi a detrazione, mentre 112,371 miliardi sono stati investiti in lavori conclusi. Il tasso di lavori realizzati si attesta al 95,8%, a dimostrazione dell’efficacia del Superbonus nell’incentivare la riqualificazione energetica degli edifici.
Un bilancio complesso
Il Superbonus 110% ha rappresentato un importante strumento per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e ha generato un significativo volume di investimenti. Tuttavia, il costo per lo Stato è cresciuto in modo considerevole, sollevando dubbi sulla sostenibilità del programma a lungo termine. Sarà fondamentale valutare con attenzione l’impatto del Superbonus sull’economia e sul bilancio pubblico, e definire strategie per garantire la sostenibilità del programma in futuro.