Seydou Sarr torna a Venezia: il sogno continua
Un anno dopo il successo di “Io Capitano” di Matteo Garrone, Seydou Sarr torna alla Mostra del Cinema di Venezia. La sua esperienza, iniziata proprio sul Lido, lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo, a partecipare alla notte degli Oscar e a essere riconosciuto per strada. Ma nonostante la fama, Seydou rimane il ragazzo del Senegal che sogna di diventare calciatore e che vede in Italia la grande occasione per realizzare il suo sogno.
“Sono sempre lo stesso ragazzo”, afferma Seydou all’ANSA. “Il mio sogno non è cambiato. Sono qui in Italia per realizzare il mio sogno di diventare calciatore. Sono grato per l’opportunità che mi è stata data e per il supporto che ho ricevuto.”
Un nuovo film: Seydou – Il sogno non ha colore
Seydou Sarr è il protagonista di “Seydou – Il sogno non ha colore”, un film di Simone Aleandri prodotto da Wonder Project con Rai Cinema in collaborazione con la Lega Serie A. Il film sarà presentato alle Giornate degli Autori e poi trasmesso su Rai3 il 4 settembre alle 23.20 e sarà disponibile da subito su RaiPlay.
Il film racconta la storia di Seydou e il suo sogno di diventare calciatore. Incontra campioni e leggende del calcio come Yacine Adli, Lameck Banda, Danilo Luiz Da Silva, Paulo Dybala, Junior Messias e Maduka Okoye, oltre a Francesco Totti, Christian Panucci, Ciro Ferrara e Bernardo Corradi. Omar Daffe partecipa al film.
Un messaggio contro il razzismo
Seydou Sarr indossa una maglietta “Keep racism out” realizzata dalla Lega Calcio Serie A come messaggio contro il razzismo. “È parte di un piano in cui la Lega si sta impegnando contro il razzismo”, ha detto Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A. “Crediamo che il film di Seydou sia un bell’inizio, insieme alla maglia realizzata e che viene distribuita a 15mila calciatori.”
Il film “Seydou – Il sogno non ha colore” è un messaggio di speranza e di inclusione. Racconta la storia di un ragazzo che ha il coraggio di inseguire i suoi sogni e che non si lascia scoraggiare dalle difficoltà. È un film che ci ricorda che il colore della pelle non deve essere un ostacolo per realizzare i propri sogni.
Un esempio di integrazione e di speranza
La storia di Seydou Sarr è un esempio di integrazione e di speranza. Il suo percorso, iniziato con “Io Capitano”, continua con “Seydou – Il sogno non ha colore”, un film che racconta la sua storia e il suo sogno di diventare calciatore. È un messaggio di speranza per tutti i giovani che sognano di realizzare i propri sogni, indipendentemente dalla loro origine o dal colore della loro pelle.