Nicole Kidman e Babygirl: un film che fa tremare
La terza giornata della Mostra del Cinema di Venezia 81 ha visto Nicole Kidman al centro dell’attenzione, con la sua interpretazione in “Babygirl”, film di Halina Reijn in concorso. Kidman interpreta una manager di successo che si lascia coinvolgere in una relazione passionale e “estrema” con un giovane stagista, mettendo a rischio la sua vita professionale e privata. L’attrice ha confessato di “tremare” per il giudizio del pubblico, consapevole della natura controversa del film.
“Babygirl” si presenta come un’analisi del potere e della sessualità in un’ottica femminile, rovesciando il tradizionale schema dell’abuso di potere da parte di uomini in posizioni di autorità. Kidman, nel ruolo di Rory, si confronta con una crisi di coppia e un’intensa attrazione per il giovane Samuel (Harris Dickinson), con cui intraprende una relazione che la porta a esplorare i suoi desideri e le sue fragilità.
Altra cinema a Venezia 81: ‘Tres Amies’, ‘One to One: John & Yoko’ e ‘Diciannove’
Oltre a “Babygirl”, la Mostra ha presentato altri film di rilievo. Il film francese “Tres Amies” di Emmanuel Mouret, in concorso, racconta l’amicizia di tre donne attraverso una girandola di sentimenti e tradimenti. Fuori concorso, il documentario “One to One: John & Yoko” di Kevin MacDonald ha portato alla luce, grazie a documenti inediti, la vita di John Lennon e Yoko Ono negli anni ’70, dopo la separazione dai Beatles.
Il film italiano “Diciannove”, opera prima di Giovanni Tortorici, in concorso nella sezione Orizzonti, racconta la storia di un giovane che, dopo la maturità, si confronta con l’incertezza del futuro e la ricerca della propria identità.
Marcello Mastroianni: una mostra per celebrare il grande attore
L’isola di San Servolo ha ospitato l’inaugurazione della mostra “Marcello come here”, dedicata a Marcello Mastroianni nel centenario della sua nascita. La mostra, curata da Laura Delli Colli, presenta fotografie, ricostruzioni e documenti che raccontano la vita e la carriera del grande attore italiano, in una dimensione di “dolcezza e nostalgia”, come ha definito Sergio Castellitto, presidente del Csc che ha prodotto la mostra.
Il femminismo e l’esplorazione della “bestia interiore”
La regista Halina Reijn ha affrontato la questione del femminismo in relazione al film “Babygirl”, affermando che “il femminismo è anche la libertà di esplorare la vulnerabilità, l’amore, la vergogna, la rabbia e la bestia interiore di una donna”. La relazione tra Rory e Samuel diventa un’occasione per esplorare temi come il potere, il genere, l’età e la gerarchia, in un contesto di confusione e istinto primordiale.
Nicole Kidman ha sottolineato l’importanza della regia femminile in questo film, che affronta un tema delicato e controverso con un’ottica nuova e personale. L’attrice ha dichiarato di non essersi mai sentita sfruttata nella sua immagine, grazie alla sensibilità e alla visione della regista.
Un’analisi audace del potere e della sessualità
“Babygirl” si presenta come un film coraggioso e provocatorio, che affronta temi complessi e attuali come il potere, la sessualità e la vulnerabilità femminile. La scelta di un’attrice di fama internazionale come Nicole Kidman e la regia di una donna, Halina Reijn, conferiscono al film un’ulteriore dimensione di rilevanza e attualità. Il film solleva interrogativi importanti sul ruolo delle donne nel mondo del lavoro e sulle dinamiche di potere che si instaurano nelle relazioni interpersonali.