Un fantino tossico e la sua folle avventura
Al Festival di Venezia è stato presentato in concorso ‘Kill the Jockey’, il nuovo film del regista argentino Luis Ortega. Il film è un’esilarante e grottesca girandola con protagonista Remo (Nahuel Pérez Biscayart), un fantino tossico sposato con la disgrazia, che si ritrova a dover affrontare una serie di sfide in un mondo che sembra volerlo inghiottire.
Remo, un underdog cronico, è sposato con Abril (Ursula Corbero, la Tokyo de La casa di Carta), una futura fantina incinta che deve decidere se avere un figlio o continuare la sua carriera. Entrambi competono per Sirena, un losco uomo d’affari circondato da criminali che in passato ha salvato la vita a Remo.
Il film è una commedia nera che si muove tra il surreale e il grottesco, con una trama che si evolve in modo inaspettato e imprevedibile.
Un viaggio alla scoperta di sé stessi
Luis Ortega, con ‘Kill the Jockey’, ci offre una riflessione profonda sul senso dell’identità e sulla lotta per la libertà in un mondo che sembra voler impedire la conoscenza di sé stessi. “Lo scontro tra il mondo interiore e quello esteriore è il campo di battaglia su cui si svolge il film”, ha detto il regista. “Tanto più intenso il mondo interiore del personaggio, quanto più violento lo scontro con l’esterno.”
In cerca di salvezza, Remo cambia più volte identità, cercando di raggiungere la libertà. Ma sono tutte identità tormentate. “Per essere liberi dobbiamo uccidere uno per uno tutti i nostri personaggi, anche se poi tutto ricomincia da capo”, afferma Ortega. “Ci si sente unici e speciali convinti che la nostra sia l’avventura di un individuo, mentre in realtà è un’avventura collettiva. E finché l’umanità stessa non sarà libera, torneremo sempre in vita per sottoporci a quel processo. Abitati da fantasmi.”
Ortega continua: “Un giorno ci svegliamo e siamo un uomo. Un altro giorno ci svegliamo e siamo una donna. Un altro giorno, un bambino. In nessun caso abbiamo la minima idea di cosa stia succedendo. Né abbiamo accesso alle forze che si nascondono dietro l’esistenza. Il mondo sembra essere organizzato per impedirci di saperlo. Ma la vera sfida per il nostro protagonista è non impazzire.”
Un cast stellare e un film divertente e intelligente
Il film vanta un cast di alto livello, con Nahuel Pérez Biscayart e Ursula Corbero nei ruoli principali. ‘Kill the Jockey’ è un film divertente e intelligente, che riesce a intrattenere e a far riflettere allo stesso tempo.
Alberto Barbera, direttore del Festival di Venezia, ha definito il film “una delle voci più originali del cinema argentino”, sottolineando la sua originalità e il suo grande cast.
Un film che invita alla riflessione
‘Kill the Jockey’ è un film che invita alla riflessione sul senso dell’identità e sulla lotta per la libertà. Il regista Luis Ortega ci offre una prospettiva unica e originale su questi temi, attraverso una trama surreale e grottesca che riesce a intrattenere e a far riflettere allo stesso tempo. Il film è un’esperienza cinematografica che non lascia indifferenti, e che sicuramente rimarrà impresso nella memoria degli spettatori.