Un Limbo Pieno di Vita
Il nuovo film di Valerio Mastandrea, “Nonostante”, si addentra in un territorio delicato e suggestivo: il limbo esistenziale di un ospedale in cui i pazienti in coma vivono una vita parallela, fatta di amicizia e amore. Un mondo in cui la percezione della realtà si confonde, dove la vita e la morte si intrecciano in un delicato equilibrio.
La pellicola, che apre la sezione Orizzonti della 81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, racconta la storia di un uomo in coma, interpretato dallo stesso Mastandrea, che si ritrova in un ambiente surreale, popolato da altri pazienti in stato vegetativo. Nonostante la loro condizione fisica, questi individui riescono a comunicare tra loro, a stringere amicizie e persino a provare sentimenti.
Il film, con soggetto e sceneggiatura di Enrico Audenino e Valerio Mastandrea, si concentra sull’esperienza di un gruppo di persone che, seppur immobili, riescono a vivere una vita propria all’interno del loro limbo. Il protagonista, geloso della sua stanza d’ospedale, si confronta con gli altri pazienti, tra cui Lino Musella, Laura Morante e Justin Alexander Korovkin, e con un personaggio che cerca di risvegliarli, interpretato da Giorgio Montanini.
Un ‘Nonostante’ che Resiste
“Io sono un ‘Nonostante’ – afferma Mastandrea al Lido – e come me siamo tanti al mondo. Persone che possono essere attraversate da un sentimento enorme e che possono accoglierlo.” Il regista si ispira al poeta Angelo Maria Ripellino, che in una sua opera descrive la sua esperienza in sanatorio, definendo tutti come ‘nonostante’, che resistono alle sofferenze della vita.
“Volevamo raccontare una storia d’amore inserendola in un contesto originale”, spiega Mastandrea. “L’idea dell’ospedale e delle persone in coma era talmente estrema da apparire subito una metafora perfetta. Ci siamo concentrati su vita e morte come simboli. Le persone ferme nei letti rappresentano le persone ferme nella vita, e l’incontro con l’amore ti mette davanti a una fragilità che devi avere il coraggio di affrontare.”
Un Film Dedicato all’Amore e alla Memoria
Mastandrea dedica il film a coloro che, di fronte all’amore, scelgono di non scappare, di affrontare la fragilità della vita. Ma nei titoli di coda compare un’altra dedica, più personale, alla memoria del padre, scomparso nel 2014.
Il film, che sarà in sala a marzo 2025 con Bim, si presenta come un’opera intensa e commovente, che si interroga sulla vita, la morte e il potere del sentimento. Un film che invita a riflettere sulla fragilità della vita e sulla forza dell’amore, in un contesto originale e suggestivo.
Una Riflessione sul Limbo Esistenziale
‘Nonostante’ ci offre una riflessione profonda sul limbo esistenziale, un luogo in cui la vita e la morte si intrecciano in modo inaspettato. La scelta di ambientare la storia in un ospedale di pazienti in coma è geniale, perché crea una metafora potente della condizione umana, della fragilità della vita e della forza del sentimento. Il film ci invita a interrogarci su cosa significa vivere, su cosa significa amare, e su come affrontare la fragilità della vita con coraggio e dignità.