Un’iniziativa di solidarietà e integrazione
Una trentina di ragazzi stranieri, ospiti delle comunità del consorzio di cooperative sociali Il Nodo di Catania, si sono uniti al Comune di Acireale per ripulire Villa Belvedere dalla cenere vulcanica dell’Etna. Dalle 6 del mattino fino all’ora di pranzo, richiedenti asilo, rifugiati politici, neomaggiorenni e minori non accompagnati accolti nei progetti Sai (Sistema accoglienza integrazione) hanno lavorato con entusiasmo e dedizione, armati di scope, vanghe e soffiatori. L’obiettivo era quello di rendere nuovamente fruibili i sentieri, il belvedere, l’anfiteatro e le aree gioco del grande parco comunale.
Un gesto di gratitudine per la comunità
“Abbiamo collaborato tutti ed è stato bello. Faticoso, sì, ma siamo contenti di avere fatto qualcosa di visibile per la comunità. Ci tenevamo tutti, non vedevamo l’ora di venire qui stamattina”, ha dichiarato Oumar Sangaré, 19 anni, originario del Mali. I ragazzi, tutti provenienti dal continente africano, hanno partecipato all’iniziativa con grande entusiasmo, desiderosi di dare il loro contributo alla comunità che li accoglie.
Un’opportunità di integrazione e di lavoro
Il presidente del consorzio Il Nodo, Fabrizio Sigona, ha spiegato che i ragazzi partecipano a diversi laboratori di avviamento al lavoro, svolgendo attività come la manutenzione del verde e le opere edili. “Sono stati i ragazzi a volerlo fare, e a volerlo fare ad Acireale come modo per ringraziare la cittadinanza acese del fatto che, giornalmente, renda possibile accoglienza e integrazione”, ha aggiunto Sigona.
Un messaggio di speranza e di inclusione
Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha sottolineato l’importanza dell’integrazione e ha espresso la sua gratitudine al consorzio Il Nodo per il loro contributo alla comunità. “Questi ragazzi scappano dai propri Paesi per condizioni di difficoltà oggettive e, per fortuna, trovano sul territorio associazioni come questa che si occupano di integrazione”, ha affermato Barbagallo. “Non è la prima volta che il Consorzio Il Nodo collabora con l’amministrazione di Acireale – prosegue Barbagallo – E sono sicuro che non sarà l’ultima. Hanno aiutato Villa Belvedere a risplendere. Li ringraziamo e auguriamo a questi ragazzi un futuro luminoso.”
Un gesto di speranza e di integrazione
L’iniziativa dei giovani rifugiati che hanno ripulito Villa Belvedere da Acireale dalla cenere dell’Etna è un gesto di speranza e di integrazione. È un esempio di come la solidarietà e la collaborazione possano superare le barriere e creare un senso di appartenenza alla comunità. Questi giovani, che hanno lasciato le loro case per cercare un futuro migliore, dimostrano che la diversità è una ricchezza e che l’integrazione è possibile.