La fisica quantistica al servizio del cervello
Un team di ricercatori dell’Università di Shanghai, guidato da Zefei Liu, ha pubblicato uno studio sulla rivista Physical Review E che propone un’ipotesi rivoluzionaria: la fisica quantistica potrebbe essere la chiave per comprendere alcuni dei misteri più profondi del cervello, come la velocità incredibile della trasmissione dei segnali neurali.
Lo studio si concentra sull’entanglement, un fenomeno quantistico in cui due particelle sono interconnesse a prescindere dalla distanza che le separa. I ricercatori ipotizzano che questo fenomeno potrebbe verificarsi all’interno degli assoni, le ramificazioni dei neuroni lungo le quali viaggiano gli impulsi elettrici. In particolare, suggeriscono che all’interno degli assoni possano essere generate coppie di fotoni ‘intrecciati’, che si influenzano reciprocamente a distanza.
Il mistero della velocità neuronale
Nonostante i progressi scientifici, ci sono ancora molti aspetti del cervello che rimangono avvolti nel mistero. Uno di questi è la velocità con cui i neuroni trasmettono informazioni. Sappiamo che gli impulsi elettrici si muovono rapidamente lungo gli assoni, grazie a una differenza di potenziale elettrico, e che i neuroni comunicano tra loro attraverso le sinapsi. Tuttavia, non si comprende appieno come questa trasmissione avvenga in modo così rapido.
Diversi scienziati, tra cui il premio Nobel per la Fisica Roger Penrose, hanno ipotizzato che la spiegazione potrebbe risiedere in fenomeni quantistici, finora impossibili da osservare direttamente.
Gli assoni come cavità quantistiche
Lo studio cinese si basa sull’osservazione della struttura degli assoni, che si comportano come una sorta di ‘cavità quantistiche’. All’interno di queste cavità, secondo i ricercatori, potrebbero essere generate e mantenute per lunghi periodi coppie di fotoni intrecciati. Questa ipotesi, se confermata, potrebbe fornire una spiegazione per la velocità incredibile della trasmissione dei segnali neurali.
È importante sottolineare che questa ricerca non fornisce una prova definitiva della presenza di fenomeni quantistici nel cervello, ma apre nuove strade di indagine e di ricerca.
Un futuro di scoperte
La scoperta di Zefei Liu e del suo team potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione del cervello e aprire nuove frontiere per la ricerca neurologica. Se l’ipotesi dell’entanglement si rivelasse corretta, potrebbe fornire una spiegazione per molti altri misteri del cervello, come la coscienza e la memoria.
La ricerca continua e si prospettano nuovi studi per approfondire l’ipotesi dell’entanglement nel cervello. Le future scoperte potrebbero portare a una comprensione più profonda del nostro cervello e delle sue straordinarie capacità.
La coscienza e il mistero del cervello
La possibilità che la fisica quantistica giochi un ruolo nel funzionamento del cervello apre scenari affascinanti. Se l’entanglement fosse coinvolto nella trasmissione dei segnali neurali, potrebbe contribuire a spiegare fenomeni complessi come la coscienza, un’area di ricerca ancora avvolta nel mistero. L’interazione tra fisica quantistica e neuroscienze potrebbe rivelarsi una chiave per svelare i segreti della mente umana.