La reunion degli Oasis: un annuncio storico
Dopo anni di faida, i fratelli Gallagher, Liam e Noel, hanno finalmente annunciato la reunion degli Oasis. L’annuncio, arrivato come promesso alle 8 di mattina (ora locale) di un giorno che sarà ricordato nel mondo della musica, ha scatenato l’entusiasmo dei fan in tutto il mondo. “Le armi sono state ammutolite. Le stelle si sono allineate. La grande attesa è finita. Venite a vedere. Non sarà trasmesso in tv”, hanno scritto i Gallagher sui loro profili social, accompagnando il messaggio con una fotografia dei due artisti finalmente insieme e un video intitolato “Live ’25”.
Nel video, le voci di Liam e Noel si alternano ai brani più famosi del gruppo, per chiudersi con l’informazione più attesa dai fan: i biglietti del nuovo tour in programma la prossima estate sono in vendita da sabato. Un tour destinato a diventare mondiale, ma che per il momento comprende 14 date in Gran Bretagna e Irlanda, le uniche in Europa per l’anno venturo.
Il tour estivo: date e luoghi
Il tour partirà il 4 luglio dal Galles, con due concerti al Principality Stadium di Cardiff, seguiti una settimana dopo da quattro esibizioni all’Heaton Park di Manchester, la città dei Gallagher. Poi sarà la volta dello stadio di Wembley a Londra, con le esibizioni del 25 e 26 luglio, e del 2 e 3 agosto, prima di salire su un palco scozzese per due live al Murrayfield Stadium di Edimburgo.
In Irlanda, invece, sono previste due esibizioni al Croke Park di Dublino, il 16 e il 17 agosto.
La riappacificazione dei Gallagher
Pochi dettagli sono emersi sulle modalità della riappacificazione tra i due fratelli dopo i litigi e gli scontri del passato che avevano portato alla loro separazione di 15 anni fa. Nel comunicato diffuso si spiega come non ci siano stati “momenti rivelatori”, ma solo la consapevolezza che si doveva fare ora.
I milioni di fan che li seguono, appartenenti a generazioni diverse, dai ventenni degli anni Novanta ai cinquantenni di oggi, e ai giovanissimi capaci di apprezzare la band sui social media, non si interrogano tanto sul come, ma esprimono la loro soddisfazione per il sogno avverato.
Un ritorno di fiamma per l’Oasis-mania
Si parla già di una possibile nuova Oasis-mania dopo quella del passato. C’è chi sta prenotando l’hotel nel luogo e nel giorno in cui i Gallagher si esibiranno insieme per poi acquistare i biglietti quando saranno in vendita da sabato prossimo.
Anche se rispetto all’ottimismo della cosiddetta Cool Britannia degli anni Novanta, di cui le canzoni della band di Manchester erano state la colonna sonora, la differenza salta all’occhio. Il Regno Unito si affacciava dopo un lungo periodo dominato dai Conservatori al governo, soprattutto sotto Margaret Thatcher, sull’era laburista dell’allora premier Tony Blair, con le sue promesse, in parte disattese, e una speranza diffusa fra la popolazione.
Il contesto politico attuale
Anche se il Paese oggi si è ritrovato in una condizione di cambiamento politico simile, il neo primo ministro laburista Keir Starmer ha messo le mani avanti annunciando prima sacrifici ai cittadini, a fronte di una situazione economica e sociale difficile, per poi guardare al futuro con serenità.
Il futuro degli Oasis
I Gallagher, anche se non sono più gli “enfant terrible” di un tempo, sono comunque pronti a portare ancora musica e spettacolo nelle città del Regno e in Irlanda. Non risultano dettagli su una presenza al festival inglese di Glastonbury 2025, di cui si era parlato nei giorni scorsi.
Nella loro Manchester, i cittadini già si preparano al grande ritorno: oggi a decine si sono riuniti davanti al murale che ritrae i due artisti insieme.
Un ritorno atteso e un futuro incerto
La reunion degli Oasis è un evento che ha suscitato grande entusiasmo tra i fan, ma è anche un momento di riflessione sul futuro della band. Dopo anni di faida, i fratelli Gallagher hanno finalmente trovato un punto di incontro, ma la loro capacità di collaborare a lungo termine rimane incerta. Il tour estivo sarà un test importante per valutare la loro compatibilità e la loro capacità di riconquistare il pubblico. Il successo del tour potrebbe aprire la strada a nuovi progetti e a una nuova era per gli Oasis, ma un eventuale fallimento potrebbe mettere in discussione la loro capacità di lavorare insieme in futuro.