Un omaggio a un artista poliedrico
Gianfranco Baruchello, nato a Livorno nel 1924 e morto a Roma nel 2013, è stato un artista poliedrico, pittore, scrittore, sperimentatore e innovatore, un intellettuale che si confrontava con poeti, filosofi e scrittori della sua generazione, da Nanni Balestrini a Italo Calvino e Umberto Eco. La sua opera si estende dalla pittura al cinema, dalla letteratura alle installazioni, con un costante interesse per la commistione tra arte e altre forme di espressione.
Per celebrare il centenario della sua nascita, la Fondazione Baruchello, presieduta da Carla Subrizi, ha organizzato una serie di iniziative che prenderanno il via in autunno, con mostre, convegni, ripubblicazioni e workshop. L’obiettivo è ripercorrere la sua opera e il suo pensiero, attraverso un’analisi approfondita del suo lavoro e del suo contesto storico-artistico.
Il programma delle celebrazioni
Le celebrazioni prenderanno il via ad ottobre al Centre Pompidou di Parigi con la mostra “Doux comme saveur”, a cura di Philippe-Alain Michaud e Jonathan Poutier, che presenterà per la prima volta in Francia l’edizione integrale del film “Doux comme saveur (A partire dal dolce)”, un’opera di oltre 24 ore di interviste condotte dallo stesso Baruchello a operai, pasticceri, filosofi, scrittori e psicoanalisti.
A novembre sarà pubblicato il volume “Baruchello. Certe idee”, a cura di Carla Subrizi, una monografia che ricostruisce l’opera completa dell’artista. Sempre a novembre e dicembre, la Fondazione Baruchello organizzerà il workshop “Baruchello – The Garden as a joint agent”, che ripercorrerà con studenti, giovani curatori e artisti la riflessione di Baruchello sui temi della natura, del Giardino e del Bosco.
Nel 2024 la Fondazione proseguirà il programma di tre mostre dedicate a Baruchello, con l’ultima dedicata a Fritz Haeg. Inoltre, la Fondazione inaugurerà una serie di ripubblicazioni di libri di Baruchello non più disponibili.
Nel 2025, a Roma, si terrà il convegno internazionale “Il Possibile: Istruzioni per l’uso”, che coinvolgerà studiosi, curatori e direttori di musei italiani e internazionali, per ripercorrere gli aspetti fondamentali dell’opera di Baruchello nel contesto storico-artistico italiano e internazionale.
Sempre nel 2025 è prevista la pubblicazione di un libro dedicato agli ultimi disegni di Baruchello, a cura del Centre d’Art Contemporain Genève.
Le celebrazioni si concluderanno nel 2025-2026 con la pubblicazione del Catalogo ragionato, a cura di Carla Subrizi, che comprenderà testi introduttivi di Carlos Basualdo e Francesco Tedeschi.
Un’eredità di pensiero e di arte
Il centenario della nascita di Gianfranco Baruchello rappresenta un’occasione importante per ripercorrere la sua opera e il suo pensiero, che hanno influenzato profondamente il panorama artistico italiano e internazionale. Attraverso le numerose iniziative promosse dalla Fondazione Baruchello, il pubblico avrà la possibilità di approfondire la sua opera e il suo contributo alla cultura contemporanea.
L’eredità di Baruchello è ricca e complessa, e la sua opera continua ad essere fonte di ispirazione per artisti, critici e studiosi. Le celebrazioni per il suo centenario rappresentano un’occasione importante per far conoscere la sua opera a un pubblico più ampio e per ribadire la sua importanza come figura chiave della cultura contemporanea.
Un’eredità di sperimentazione e di ricerca
L’opera di Gianfranco Baruchello è caratterizzata da una costante ricerca di nuove forme di espressione e da una profonda curiosità intellettuale. Il suo lavoro si è sviluppato attraverso un continuo confronto con le diverse discipline artistiche e culturali, dalla pittura al cinema, dalla letteratura alle installazioni. La sua opera è un esempio di come l’arte possa essere un potente strumento di riflessione sulla società e sul mondo contemporaneo.