Un’IA di gelatina che impara a giocare
Un team di ricercatori dell’Università di Reading, nel Regno Unito, ha raggiunto un traguardo significativo nel campo dell’intelligenza artificiale: la creazione di una prima IA in materiale gelatinoso che ha imparato a giocare a Pong, il classico videogioco che simula una partita di ping pong.
Questo sistema, estremamente semplice e composto da un materiale simile alla gelatina collegato a degli elettrodi, è riuscito a migliorare le proprie prestazioni in circa 24 minuti, giocando partite più lunghe contro il computer senza sbagliare. Il risultato, pubblicato sulla rivista Cell Reports Physical Science, è il primo passo per dimostrare che anche i materiali sintetici possono avere una forma basilare di memoria.
Ispirazione dai neuroni coltivati
I ricercatori, coordinati da Yoshikatsu Hayashi, sono stati ispirati da uno studio del 2022, in cui dei neuroni coltivati in laboratorio erano stati addestrati a giocare a Pong tramite impulsi elettrici che fornivano feedback sulle prestazioni. Lo stesso procedimento è stato applicato ad un idrogel, un materiale a base di acqua e dalla consistenza della gelatina, che può cambiare forma in risposta agli stimoli elettrici e ricordare, in un certo senso, queste modifiche grazie a una sorta di memoria fisica.
Un passo verso i materiali intelligenti
Inizialmente, il sistema di IA colpiva la pallina in circa la metà delle volte, ma nel giro di 24 minuti ha aumentato la sua percentuale di successo al 60%. Il miglioramento non è stato veloce come per i neuroni coltivati, che hanno impiegato solo 20 minuti, ma evidenzia comunque l’emergere di una forma di memoria all’interno di un materiale sintetico.
“La nostra ricerca dimostra che anche i materiali molto semplici possono mostrare comportamenti complessi e adattivi tipicamente associati ai sistemi viventi o alle Intelligenze Artificiali più sofisticate”, afferma Hayashi. “Ciò apre interessanti possibilità per lo sviluppo di nuovi tipi di materiali ‘intelligenti’, in grado di apprendere e adattarsi al loro ambiente.”
Il futuro dei materiali intelligenti
Questa ricerca apre scenari affascinanti per il futuro della tecnologia. L’idea di creare materiali che possono imparare e adattarsi, come i sistemi viventi, potrebbe rivoluzionare diversi settori. Immaginiamo robot soffici in grado di apprendere dall’esperienza, protesi che si adattano al corpo del paziente, o sensori ambientali che si autoregolano in base alle condizioni circostanti. Il potenziale è enorme e le applicazioni sono ancora da esplorare.