Un viaggio in bici per la ricerca
Da Camogli, in Liguria, parte oggi il progetto ciclistico “[E]Motion”, un’iniziativa benefica che vedrà l’atleta genovese Alessandro Mennella, affetto dalla forma più grave della Sindrome di Usher, percorrere in bici tandem il tragitto fino a Caldonazzo, in Trentino.
Mennella, che è ipovedente, sarà accompagnato da “Rare Partners”, un’organizzazione non profit impegnata nello sviluppo di terapie e diagnostici per le malattie rare, con particolare attenzione alla degenerazione retinica.
Il viaggio, che si concluderà il 1° settembre con una staffetta di nuoto nel lago di Caldonazzo, è un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla Sindrome di Usher e raccogliere fondi per la ricerca di una cura.
Un percorso di speranza
Il progetto “[E]Motion”, che rientra nel calendario di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport, toccherà 120 località, 50 comuni, 7 province e 5 regioni.
Saranno 4 le tappe previste: Gorreto, Monticelli d’Ongina, Montichiari e Trento, prima di raggiungere Caldonazzo.
L’obiettivo è quello di portare avanti la ricerca sulla Sindrome di Usher, con l’auspicio di sviluppare una nuova terapia in grado di rallentare la degenerazione retinica nei pazienti affetti da questa malattia.
Un’iniziativa di solidarietà
“Emozione e Movimento, dalla fusione di queste due parole nasce il progetto [E]Motion”, ha spiegato Marcella Zaccariello, tra i fondatori di Rare Partners. “[E]Motion è una possibilità che diamo a noi stessi per essere migliori. È un concentrato di determinazione, umanità, la dimostrazione che da soli spesso non si va da nessuna parte; è insieme che si vola lontano. Da Camogli a Caldonazzo Rare Partners viaggerà insieme ad Alessandro e insieme ce la metteremo tutta per guardare al domani con i fatti e nuove consapevolezze.”
Il progetto è patrocinato da Fondazione Cariplo e FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.
Un’iniziativa lodevole
“[E]Motion” è un’iniziativa lodevole che unisce lo sport alla solidarietà, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia rara come la Sindrome di Usher. La scelta di un viaggio in bicicletta, con un atleta ipovedente, è un messaggio forte che sottolinea la determinazione e la speranza di trovare una cura per questa patologia. La collaborazione con Rare Partners, un’organizzazione non profit impegnata nella ricerca, è un segno di grande impegno per la causa. Il progetto “[E]Motion” è un esempio di come lo sport possa essere un potente strumento per la sensibilizzazione sociale e la raccolta fondi per la ricerca scientifica.