Un omaggio al cinema italiano
Sigourney Weaver, la leggendaria attrice americana, ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Durante la conferenza stampa, ha espresso il suo profondo amore per il cinema italiano, che ha avuto un ruolo cruciale nella sua formazione artistica. “Da spettatrice mi sono innamorata di Fellini, De Sica e Antonioni. Mi ricordo Divorzio all’italiana come fosse ieri, quei film mi portavano in un mondo diverso ed è lì che è cominciato tutto”, ha dichiarato Weaver.
L’attrice ha sottolineato l’influenza che il cinema italiano ha avuto sulla sua visione del mondo e sulla sua passione per il cinema, un’influenza che ha contribuito a plasmare la sua carriera.
Una carriera ricca di sfide
Nonostante il prestigioso premio, Sigourney Weaver non ha alcuna intenzione di ritirarsi. “Ho ancora due Avatar – scherza – e a Londra in teatro, una mia grande passione, sarò Prospero nella Tempesta di Shakespeare”.
Inoltre, l’attrice non esclude un ritorno nel ruolo del tenente Ellen Ripley nella saga di Alien. “Spesso mi chiedo perchè dovrei fermarmi. E’ vero sono stata molto fortunata, ho sempre amato e rispettato questo lavoro e incontrato registi adorabili come Peter Weir e Ridley Scott che mi hanno dato la possibilità di interpretare persone più che donne, recitare una parte che non deve essere femminile per forza e questo è raro. Si sono ritrovati a pensare in questa industria che donne più agee potevano interpretare persone reali”.
Un’icona di empowerment femminile
Sigourney Weaver è nota per aver interpretato ruoli di donne forti e indipendenti, come Ellen Ripley in Alien e Dian Fossey in Gorilla nella nebbia. “Mi chiedono sempre perchè interpreto donne forti e la ritengo una domanda davvero strana: semplice, le donne sono forti, lo sono da sempre e tutti i giorni, sono in prima linea su ogni emergenza, a cominciare dalla crisi climatica e non lo sono perchè vogliono ma perchè devono”, ha affermato con passione.
L’attrice ha sottolineato l’importanza di rappresentare donne reali e di sfidare gli stereotipi di genere nel cinema. “Ad Hollywood non siamo state utilizzate come potevamo, siamo in grado di fare tutto, il cinema ha utilizzato solo un pezzo di torta ma ce la meritiamo intera. E se io a mia volta sono considerata un simbolo per l’empowerment ad Hollywood sono felice, ma lo devo a loro. Tante donne mi ringraziano: pensare che il mio lavoro possa avere avuto un impatto per le donne mi rende felice, ora siamo tutte elettrizzate per Kamala Harris”.
Un’eredità di ispirazione
Figlia d’arte, Sigourney Weaver ha iniziato la sua carriera quasi contro la volontà dei suoi genitori. “Erano convinti che mi avrebbero mangiata viva nel mondo del cinema e invece si sono dovuti ricredere”, ha raccontato con un sorriso.
L’attrice ha ricordato la sua prima fonte di ispirazione, Ingrid Bergman, di cui è stata assistente agli inizi della sua carriera. “Ho imparato molto da lei, non solo sul mestiere di attrice, ma anche sulla vita”, ha concluso.
Un’icona del cinema moderno
Sigourney Weaver è un’icona del cinema moderno, un’attrice che ha saputo interpretare ruoli complessi e sfidare gli stereotipi di genere. La sua carriera è un esempio di come le donne possano raggiungere il successo in un’industria spesso dominata dagli uomini. Il suo amore per il cinema italiano è un segno della sua apertura mentale e della sua capacità di apprezzare diverse culture e influenze artistiche.