Scramble dei caccia F-5 per un velivolo non identificato
L’aeronautica militare del Cile ha ordinato il decollo immediato di due aerei da combattimento F-5 in risposta a una presunta violazione dello spazio aereo da parte di un velivolo non identificato. La procedura di ‘scramble’ è stata confermata dalla ministra della Difesa Maya Fernández in un video pubblicato sul profilo X del ministero.
“Ieri intorno alle ore 20 c’è stato un allarme di traffico aereo non identificato nella zona orientale dello Stretto di Magellano, in risposta al quale la nostra aeronautica militare ha attivato i protocolli previsti, facendo decollare i caccia F-5 in protezione della nostra sovranità e delle nostre frontiere”, ha affermato.
L’incidente nello Stretto di Magellano
Gli aerei sono decollati dall’aeroporto militare Chabunco a Punta Arenas dopo che i radar hanno rilevato un’incursione aerea non dichiarata a circa tremila piedi tra il Monte Aymond e lo Stretto, poco distante dal confine argentino. Sull’allarme, rientrato pochi minuti dopo il decollo dei caccia, è stata avviata un’indagine delle forze armate.
Un episodio da analizzare
Questo episodio solleva diverse questioni. Innanzitutto, è importante capire la natura del velivolo non identificato. Si trattava di un aereo civile che ha deviato dalla rotta, di un velivolo militare straniero o di un drone? In secondo luogo, l’incidente evidenzia la necessità di una maggiore sorveglianza e cooperazione tra i paesi della regione per prevenire future violazioni dello spazio aereo. La collaborazione internazionale è fondamentale per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione.