Serrano rinuncia per minacce di morte
L’ex ministro dell’Interno ecuadoriano José Serrano ha annunciato la sua rinuncia alla corsa per le elezioni presidenziali del 2025, citando “gravi rischi” per la sua incolumità. In un post su Instagram, Serrano ha dichiarato di aver ricevuto minacce di morte e informazioni su un presunto attentato terroristico che sarebbe stato preparato contro di lui in occasione della sua presentazione al Consiglio nazionale elettorale (Cne).
Accuse di mancata protezione e corruzione
Serrano ha accusato le autorità di non averlo protetto adeguatamente e ha espresso la sua preoccupazione per il clima di insicurezza e corruzione che permea il Paese. Ha affermato che le “condizioni di sicurezza nel Paese sono inaccettabili” e che non può esporre la sua famiglia a un ambiente in cui le istituzioni sono corrotte e il traffico di droga è penetrato nello Stato.
Un clima di insicurezza e corruzione
La decisione di Serrano di abbandonare la corsa presidenziale evidenzia il clima di insicurezza e corruzione che affligge l’Ecuador. Le sue accuse di mancata protezione e di infiltrazione del traffico di droga nelle istituzioni statali sollevano serie preoccupazioni sulla stabilità e sulla sicurezza del Paese.
Un segnale allarmante per la democrazia ecuadoriana
La rinuncia di Serrano è un segnale allarmante per la democrazia ecuadoriana. La sua decisione di abbandonare la corsa presidenziale a causa di minacce di morte evidenzia un contesto di insicurezza e corruzione che mette a rischio la partecipazione politica e la libertà di espressione. È fondamentale che le autorità affrontino con serietà le accuse di Serrano e si impegnino a garantire la sicurezza di tutti i candidati e cittadini.