La paura del terremoto e il caos a Pozzuoli
Le scosse dei giorni scorsi hanno gettato nel panico la popolazione di Pozzuoli, con molti cittadini che hanno trascorso la notte in auto o in fuga verso altri comuni. Giovanni, che vive in una zona interna di Pozzuoli, racconta di aver assistito ad un’ondata di paura senza precedenti: “Dopo la scossa più forte degli ultimi quarant’anni, la gente è letteralmente impazzita. Quando c’è stata la scossa successiva, la gente ha iniziato a correre in strada e a mettersi alla guida delle auto cercando di fuggire in tutti i modi. Si è creato un caos totale, con il rischio di incidenti e situazioni di pericolo.”
Il racconto di Giovanni evidenzia la mancanza di preparazione e di informazioni adeguate in caso di emergenza. “La gente è poco informata, non sa cosa fare, non sa dove andare, non sa dove sono i punti di fuga”, sottolinea Giovanni. La scarsità di informazioni ufficiali e la diffusione di notizie poco chiare sui social media hanno contribuito ad alimentare il panico tra la popolazione.
Il bradisismo e la decisione di lasciare Pozzuoli
Margherita, residente a Pozzuoli da 47 anni, racconta di non aver mai visto niente di simile. “La terra non smetteva di tremare. Era come se qualcosa da sotto la facesse scoppiare. Eravamo tutti qui sul lungomare, cittadini esasperati, ragazzi arrabbiati che hanno anche buttato a terra delle transenne. Nessuno che ci diceva nulla e così abbiamo deciso di scappare in auto.” Margherita, il marito Luigi, la figlia di sei anni e i suoceri di 90 e 84 anni, sono fuggiti fino a Formia, dove hanno trascorso la notte in un’area di servizio.
La paura del terremoto e la mancanza di sicurezza hanno spinto Luigi e Margherita a valutare, per la prima volta nella loro vita, la possibilità di lasciare Pozzuoli. “Noi conosciamo bene il fenomeno del bradisismo ma la scorsa notte non è stato questo, è stato un vero e proprio terremoto e noi non ce la facciamo più, non si può vivere così, non si può vivere sempre avendo paura di morire”, afferma Luigi. La coppia si chiede se sia possibile continuare a vivere in una zona così a rischio, con strade che dovrebbero essere vie di fuga ma che si trovano in stato di abbandono.
La necessità di un piano di emergenza e di maggiore informazione
Gli eventi degli ultimi giorni a Pozzuoli evidenziano la necessità di un piano di emergenza più efficace e di una maggiore informazione per la popolazione. È fondamentale che le autorità locali forniscano indicazioni chiare e tempestive in caso di eventi sismici, indicando le vie di fuga e i punti di raccolta. Inoltre, è necessario investire nella formazione e nell’educazione della popolazione in materia di sicurezza sismica, fornendo strumenti per affrontare al meglio situazioni di emergenza.