Azione presenta emendamento sullo Ius Scholae
Il partito di Carlo Calenda, Azione, ha annunciato la presentazione di un emendamento sullo Ius Scholae al disegno di legge in materia di sicurezza (AC 1660-A). L’emendamento, che sarà presentato il 9 settembre, prevede l’inserimento di una norma all’articolo 9 del disegno di legge, che già contiene una modifica alla legge 91/92 in materia di cittadinanza degli stranieri. La proposta di Azione, che si basa su un’idea di Forza Italia, prevede il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri che abbiano completato un percorso di studio di 10 anni in Italia, fino all’assolvimento dell’obbligo scolastico. La discussione in aula alla Camera è prevista per il 10 settembre.
Dettagli dell’emendamento
L’emendamento di Azione propone l’inserimento di due nuovi commi (2-bis e 2-ter) all’articolo 4 della legge 91/92. Il comma 2-bis prevede che il minore straniero nato in Italia che abbia frequentato regolarmente la scuola primaria e secondaria per almeno dieci anni, con la conclusione positiva del primo ciclo d’istruzione e l’assolvimento dell’obbligo scolastico, acquisti la cittadinanza italiana. La cittadinanza si acquisisce a seguito di una dichiarazione di volontà espressa da un genitore legalmente residente in Italia o da un esercente la responsabilità genitoriale entro il compimento della maggiore età. Entro due anni dal raggiungimento della maggiore età, l’interessato può rinunciare alla cittadinanza italiana se in possesso di altra cittadinanza. Il comma 2-ter prevede che, qualora non sia stata espressa la dichiarazione di volontà, l’interessato in possesso dei requisiti acquisti la cittadinanza se ne fa richiesta entro due anni dal raggiungimento della maggiore età.
Discussione e possibili sviluppi
La proposta di Azione è stata accolta con interesse da parte di Forza Italia, che ha espresso la sua disponibilità a collaborare per la sua realizzazione. Il termine per la presentazione degli emendamenti è il 9 settembre, quindi c’è tempo per raccogliere suggerimenti di modifiche e integrazioni e per approfondirne tecnicamente la formulazione normativa. La discussione in aula alla Camera è prevista per il 10 settembre, e sarà interessante vedere come si svilupperà il dibattito sull’emendamento di Azione. La proposta di Azione si inserisce in un dibattito più ampio sulla riforma della cittadinanza in Italia, che coinvolge diversi partiti e movimenti politici. La proposta di Azione potrebbe rappresentare un passo avanti verso un sistema di cittadinanza più inclusivo e meritocratico.
Un passo verso l’inclusione
L’emendamento di Azione sullo Ius Scholae rappresenta un passo importante verso un sistema di cittadinanza più inclusivo e meritocratico. La proposta di riconoscere la cittadinanza ai minori stranieri che hanno completato un percorso di studio di 10 anni in Italia è un segnale positivo di apertura e di riconoscimento del valore dell’integrazione. L’emendamento, se approvato, potrebbe avere un impatto significativo sulla vita di molti giovani stranieri che vivono in Italia, offrendo loro la possibilità di diventare cittadini italiani e di partecipare pienamente alla vita sociale e politica del paese.