La battaglia contro l’amiloidosi
Il celebre fotografo Oliviero Toscani, noto per le sue campagne per Benetton, ha rivelato di essere affetto da amiloidosi, una malattia incurabile. In un’intervista al Corriere della Sera, Toscani ha raccontato la sua esperienza con la malattia, descrivendo il suo impatto sulla sua vita quotidiana e le sue riflessioni sul senso della vita e della morte.
“In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali”, ha dichiarato Toscani, descrivendo le difficoltà che affronta a causa della malattia. “Non si sa quanto tempo resta da vivere, certo che vivere così non mi interessa”, ha aggiunto, evidenziando il suo desiderio di una vita dignitosa e la sua difficoltà ad accettare la sua condizione.
Toscani si sta sottoponendo a una cura sperimentale, ma la sua prospettiva sulla vita è cambiata radicalmente. “La bellezza è che non ti interessano più patria, famiglia e proprietà, la rovina dell’uomo”, ha affermato, riflettendo sul valore della vita e sulla sua esperienza con la malattia.
La morte e la libertà
Toscani ha affrontato la sua mortalità con una certa serenità. “Di morire non ho paura, basta che non faccia male”, ha detto, evidenziando il suo desiderio di una morte dignitosa. “E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo”, ha aggiunto, riconoscendo la sua vita ricca di esperienze e la sua indipendenza.
“Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”, ha sottolineato, evidenziando la sua libertà di scelta e la sua indipendenza economica. Anche nella malattia, Toscani ha mantenuto il suo spirito indipendente e la sua capacità di affrontare la vita con coraggio.
L’amicizia e il rapporto con Benetton
Nonostante la sua battaglia contro la malattia, Toscani ha mantenuto un forte legame con il suo amico Luciano Benetton. “Quando gli ho detto che avevo una malattia rara lui mi ha risposto: ‘Oliviero, tu sei nato con una malattia rara!'”, ha raccontato Toscani, evidenziando il loro rapporto di lunga data e la comprensione reciproca.
“Ci sentiamo due volte alla settimana, ma non voglio che venga. È impegnativa per me una roba così”, ha aggiunto, dimostrando la sua sensibilità e il suo desiderio di non gravare sugli altri.
Critica politica e riflessioni sul futuro
Toscani ha espresso la sua critica alla politica italiana, in particolare alla figura di Giorgia Meloni. “Quello che mi fa arrabbiare è la Meloni con il suo vittimismo! Una che non sa dire ‘sono anti fascista’ che cos’è?”, ha affermato, criticando la sua leadership e la sua mancanza di chiarezza ideologica.
“Non sono capaci di governare, non hanno nessuna scusa”, ha aggiunto, esprimendo la sua delusione per la classe politica italiana. “Ma gli italiani sono fatti così”, ha concluso, paragonando la situazione italiana a quella americana, dove le persone sono più inclini a ribellarsi e a esprimere il loro dissenso.
L’eredità di Toscani
Toscani ha espresso il desiderio di essere ricordato non per una singola foto, ma per il suo lavoro complessivo e la sua etica professionale. “Non è un’immagine che ti fa la storia, è una scelta etica, estetica, politica da fare con il proprio lavoro”, ha affermato, evidenziando l’importanza del suo impegno sociale e artistico.
La sua esperienza con la malattia ha rafforzato la sua convinzione che la vita è preziosa e che ogni momento va vissuto con intensità. Le sue parole offrono una riflessione profonda sul senso della vita, della morte e del ruolo dell’arte nella società.
La dignità e il coraggio di affrontare la malattia
La storia di Oliviero Toscani ci ricorda l’importanza di affrontare la malattia con dignità e coraggio. Le sue parole ci invitano a riflettere sul valore della vita e sulla nostra capacità di affrontare le sfide che ci si presentano. La sua determinazione a vivere con dignità, nonostante la sua condizione, è un esempio di forza e resilienza.