Un’Isola di Innovazione
Pochi minuti di navigazione per raggiungere l’isola del Lazzaretto Vecchio, di fronte al Lido di Venezia, e subito una ventata di aria nuova. L’edificio, antico e ricco di storia, ospita ora Venice Immersive, una sezione parallela alla Mostra del cinema interamente dedicata ai media immersivi. La sezione include tutti i mezzi di espressione creativa XR – Extended Reality: video 360°, opere XR di qualsiasi durata, installazioni, anche sensoriali, e mondi virtuali.
L’interesse è palpabile, come dimostra il via vai internazionale del primo giorno di apertura, con la presenza di personalità come Willem Dafoe. La sezione ospita 63 progetti da 25 paesi, di cui 26 in concorso (19 in prima mondiale) e 30 Fuori Concorso, di cui 10 Best of già presentati in altre manifestazioni.
Nuove Frontiere della Narrazione
Al di là dei numeri, l’edizione precedente ha visto 11mila presenze, ma è il fermento creativo che colpisce di più. Tra le novità di rilievo, il debutto del progetto “What if… an immersive story”, con il visore Apple Vision Pro prodotto da Disney+ sull’universo Marvel. Un’esperienza immersiva per gli amanti del mondo Marvel, che non è nel futuro ma già presente nei paesi in cui il visore è in commercio.
Questo progetto è un esempio di come la realtà virtuale mista stia diventando sempre più complessa e interattiva, con lo spettatore che può interagire e entrare a far parte della storia. Un altro esempio è “Impulse: playing with reality”, con la voce narrante di Tilda Swinton, in cui lo spettatore ascolta e quasi dialoga con persone reali che raccontano la loro storia di malattia, su cui l’animazione ha creato un minifilm tridimensionale.
Un Futuro Condiviso
I curatori della sezione, Michel Reilhac e Liz Rosenthal, sottolineano come questa non sia una semplice innovazione, ma una nuova forma di arte che mescola cinema, teatro e game. Il mercato sta crescendo e le esperienze sono sempre più nuove e diverse. L’accesso è ancora un problema, ma l’arrivo di visori in commercio di grandi marchi potrebbe sbloccare il mercato.
Un aspetto interessante è l’applicazione sociale di queste esperienze. Le realtà virtuali stanno trovando un’applicazione importante in luoghi come le case di riposo, dove persone che non sono più in grado di fare vita sociale possono guardare fuori e viaggiare. Inoltre, stanno nascendo social ad hoc come VRchat, una piattaforma che consente con avatar e visore di dialogare con altri.
Secondo i curatori, stiamo assistendo a una svolta, da una visione individuale a una maggiore condivisione sociale. Leonardo Lami, studio producer di Anagram, sottolinea come alla base di tutto ci sia la narrazione, lo storytelling, e la realtà immersiva, sempre più coinvolgente.
Una Comunità Globale
La realtà immersiva è una nuova palestra di creatività e di professioni, con una comunità internazionale che si estende dalla Cina a Singapore, da Londra a San Francisco, Italia inclusa.
Il Futuro del Cinema?
L’evoluzione del cinema verso la realtà immersiva è un tema affascinante e ricco di potenzialità. Se da un lato è vero che la tecnologia sta aprendo nuove strade per la narrazione e l’interazione, dall’altro è importante riflettere sul ruolo del cinema tradizionale e sulle sfide che si presentano per la sua evoluzione. L’accesso alla tecnologia è un fattore cruciale, ma anche l’integrazione sociale e la condivisione di queste esperienze saranno determinanti per il successo di questa nuova forma di arte.