Un trionfo di belcanto a Pesaro
Dopo 40 anni dal suo epocale esordio a Pesaro, Il Viaggio a Reims di Rossini è tornato ad emozionare il pubblico. In forma di concerto, l’opera è andata in scena ieri all’Auditorium Scavolini, a chiusura del 45/simo Rossini Opera Festival. La mancanza dell’allestimento originale, che nel 1984 con regia di Luca Ronconi, scene di Gae Aulenti e direzione di Claudio Abbado, aveva mandato il pubblico in visibilio, non ha scalfito l’entusiasmo degli spettatori. La rarità della presenza di 17 star della lirica vocate al repertorio belcantistico schierate sul palco ha comunque entusiasmato il pubblico, che ha applaudito più volte a scena aperta la loro prestazione.
Un esercizio straordinario di virtuosismo vocale, cui la brillante direzione orchestrale di Diego Matheuz sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso ha dato il giusto equilibrio, amalgamando alla perfezione le diverse componenti in gioco ed incassando al termine scroscianti applausi ed ovazioni. Apprezzatissimi sono stati soprattutto Jessica Pratt (Contessa di Folleville), Vasilisa Berzhanskaya (Corinna), Dmitry Korchak (Conte di Libenskof), Nicola Alaimo (Barone di Trombonok) e Maria Barakova (Marchesa Melibea).
Lunghi applausi anche a Karine Deshayes (Madama Cortese), Jack Swanson (Cavalier Belfiore), Mihael Mofidian (Lord Sidney), Erwin Schrott (Don Profondo), Vito Priante (Don Alvaro), Alejandro Baliñas (Don Prudenzio), Tianxuefei Sun (Don Luigino), Paola Leguizamón (Delia), Martiniana Antonie (Maddalena), Vittoriana De Amicis (Modestina), Nicolò Donini (Antonio), Jorge Juan Morata (Zefirino/Gelsomino).
Un’edizione da record per il Rossini Opera Festival
Il Rof 2024 ha chiuso un’edizione da record che nell’anno di Pesaro Capitale della Cultura ha fatto registrare nei suoi 17 giorni di programmazione (quattro più del consueto) 21.473 presenze (numero più alto della storia) ed un incasso di 1.366.000 euro. Particolarmente significativa la presenza di spettatori italiani (il 54% del totale), mentre quelli esteri sono arrivati da ben 46 nazioni. Imponente la copertura mediatica con 184 giornalisti accreditati (dato più alto della storia della manifestazione), per testate provenienti da 29 nazioni.
Un futuro ricco di promesse per il Rof
Appuntamento al 2025 per il 46/o Rof (10-22 agosto) con due nuove produzioni: Zelmira diretta da Giacomo Sagripanti per la regia di Calixto Bieito e L’Italiana in Algeri, affidata alla bacchetta di Dmitry Korchak e alla regia di Rosetta Cucchi.
Saranno affiancate dalla ripresa dell’allestimento del 2016 del Turco in Italia di Davide Livermore, per la direzione d’orchestra di Diego Ceretta e dal consueto Viaggio a Reims nella versione ideata da Emilio Sagi per gli allievi dell’Accademia Rossiniana. In programma anche la rarissima Messa per Rossini (1869), scritta da autori vari (tra cui Giuseppe Verdi, Lauro Rossi, Carlo Pedrotti, Carlo Coccia) in occasione del primo anniversario della morte del compositore.
Un omaggio al belcanto
Il ritorno del Viaggio a Reims a Pesaro rappresenta un omaggio al belcanto, un genere che ha fatto la storia della musica italiana. L’esibizione di un cast stellare di cantanti, con la direzione di un maestro come Diego Matheuz, ha dimostrato la vitalità di questo genere musicale e la sua capacità di emozionare il pubblico di oggi come di ieri.