La necessità di una politica estera comune
Emma Bonino, candidata di Stati Uniti d’Europa, ha ribadito la necessità di una politica estera comune prima di poter pensare ad una difesa europea, sottolineando come l’idea di una difesa comune europea venne affossata dalla Francia nel 1954.
“Non so se riusciremo a farla ma non per questo non dobbiamo provarci”, ha detto Bonino a Sky Tg 24, riferendosi alla difesa comune europea. “La difesa nel nostro programma ha un posto particolare, ma serve un ministro degli esteri comune, serve una funzione politica, prima della politica di difesa serve una politica estera”.
La posizione di Bonino sulla difesa europea
Bonino ha sottolineato l’importanza di un approccio strategico alla difesa europea, che parta da una politica estera comune. La sua posizione si basa sull’idea che la difesa comune europea non può essere realizzata senza una base comune di valori e obiettivi politici.
La proposta di Bonino si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di una maggiore integrazione europea in materia di difesa. L’Unione Europea ha già compiuto alcuni passi in questa direzione, come la creazione del Fondo Europeo per la Difesa, ma molti esperti ritengono che sia necessario fare di più per raggiungere un’autonomia strategica europea.
Riflessioni sulla proposta di Bonino
La proposta di Bonino di dare priorità ad una politica estera comune prima di pensare alla difesa europea è interessante e merita di essere presa in considerazione. La sua argomentazione è convincente: senza una base comune di valori e obiettivi politici, è difficile immaginare una difesa comune europea efficace. Tuttavia, è importante ricordare che la creazione di una politica estera comune è un processo complesso e lungo, che richiede un ampio consenso tra gli stati membri. La proposta di Bonino rappresenta un punto di partenza importante per un dibattito più ampio sulla necessità di una maggiore integrazione europea in materia di difesa.