Borse europee in attesa di dati cruciali
Le borse europee hanno chiuso la giornata di oggi con movimenti limitati, in un clima di attesa per i dati economici che arriveranno nei prossimi giorni. Gli investitori si concentrano soprattutto sull’inflazione nell’Eurozona, i cui dati saranno pubblicati venerdì, e sull’indicatore Pce, il termometro dei prezzi preferito dalla Fed. Questi dati saranno cruciali per capire l’entità dei tagli che la banca centrale americana deciderà di applicare a settembre, dopo l’annuncio di un cambio di rotta nella politica monetaria.
Parigi ha chiuso in rialzo dello 0,12%, Francoforte ha perso lo 0,26% e Milano lo 0,05%. Londra è rimasta chiusa per festività. I future su Wall Street sono in lieve rialzo, in attesa degli importanti dati economici in arrivo nei prossimi giorni, tra cui la trimestrale di Ndivia (mercoledì), la fiducia dei consumatori (giovedì) e il Pil del secondo trimestre (giovedì).
Oro e petrolio in rialzo
La svolta della Fed ha spinto l’oro a nuovi massimi, con un rialzo dell’1% a 2.525 dollari l’oncia. Le tensioni in Medio Oriente e Libia hanno invece fatto correre il petrolio, con un aumento del 2,3%. Il Brent è salito a 80,82 dollari al barile e il Wti a 76,55 dollari.
I rendimenti dei bond nell’Eurozona sono in lieve rialzo, con il Btp che sale di due punti base al 3,59%. Lo spread con il Bund è fermo a 134 punti base.
Piazza Affari: Tim in corsa, banche in calo
A Piazza Affari, le banche hanno chiuso in calo, con Bper (-0,7%), Sondrio (-0,6%), Mediolanum (-0,6%), Leonardo (-0,6%) e Amplifon (-0,5%) in testa alla classifica dei perdenti. Tim ha invece registrato un rialzo del 2,3%, alimentato dalle indiscrezioni su un possibile disimpegno di Vivendi. Tra le altre azioni in rialzo, si segnalano Eni (+1,2%), Tenaris (+1,1%) e Nexi (+1%).
Un mercato in bilico
Le borse europee si trovano in una fase di incertezza, con gli investitori che cercano di decifrare le intenzioni della Fed e di valutare l’impatto degli sviluppi geopolitici. La guerra in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente continuano a pesare sui mercati, mentre la prospettiva di un cambio di rotta nella politica monetaria della Fed alimenta l’incertezza. Sarà interessante osservare come i mercati reagiranno ai dati economici in arrivo nei prossimi giorni, che potrebbero fornire indicazioni più chiare sulla traiettoria dell’economia globale.