Un’opera teatrale in memoria di Paola Cerimele
In memoria dell’attrice Paola Cerimele, scomparsa due anni fa in un incidente stradale, la terrazza di Palazzo San Francesco ad Agnone (Isernia) ospiterà domenica 25 agosto lo spettacolo teatrale “Costole”. La regia è affidata a Raffaello Lombardi, compagno dell’attrice scomparsa, con la supervisione drammaturgica di Andrea Cerullo.
L’evento, patrocinato dal Comune di Agnone, si svolgerà alle 18.30 e rappresenta un omaggio alla memoria di Paola Cerimele, ma anche un’occasione per riflettere sulla violenza di genere, tema centrale dello spettacolo.
Costole: un diario di bordo sulla cultura patriarcale
“Costole è un diario di bordo”, spiega Lombardi, “il resoconto delle conseguenze causate dall’indossare, più o meno consapevolmente, un abito culturale. Quello in questione ha un taglio patriarcale. Possiamo tirarci fuori, dire che non ci riguarda ma se solo ci fermassimo, uomini e donne, ad ascoltare le parole che pronunciamo, ci renderemmo conto che usiamo un vocabolario intriso di quella stessa cultura patriarcale. Nessuno escluso.”
Lo spettacolo, interpretato da nove attori della Compagnia Stabile del Molise, affronta il tema della violenza di genere con un linguaggio diretto e potente, invitando il pubblico a riflettere sulle radici culturali di questo fenomeno.
Un’esperienza coinvolgente per tutti
“Non ci sono attori e spettatori”, aggiunge Lombardi. “Siamo tutti coinvolti: testimoni, abusanti, abusati. Costole è una via crucis laica fatta di parole che, al pari di frustate, spintoni, cadute, calci, pugni, provocano lividi e ferite, finanche la morte, sempre dell’anima. Troppo spesso del corpo. Vittime e carnefici manovrati da secoli di accettazione: che le cose vanno così! Da quando? E per quanto ancora?”
Lo spettacolo, per la sua forma intima, è riservato ad un numero limitato di spettatori. L’ingresso è gratuito ed è possibile prenotare il tagliando di ingresso su Ciaotickets.
Un’iniziativa importante
“Costole” si presenta come un’iniziativa importante e significativa, che unisce la memoria di un’artista scomparsa alla lotta contro la violenza di genere. La scelta di un linguaggio teatrale diretto e coinvolgente, che non lascia spazio a interpretazioni ambigue, è un segno di coraggio e di sensibilità. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il pubblico e di promuovere una riflessione profonda su un tema che non può essere ignorato.