Irruzione in una residenza per rifugiati
Gli agenti di polizia tedeschi del Comando delle operazioni speciali (SEK) hanno fatto irruzione in una residenza per rifugiati a Solingen, in seguito all’attacco di venerdì sera in cui tre persone sono morte e otto sono rimaste gravemente ferite. L’alloggio per i richiedenti asilo si trova a soli 300 metri dal Fronhof, il luogo dell’attacco, e a 150 metri dal punto in cui gli investigatori hanno trovato l’arma presumibilmente usata dall’assassino.
Secondo Bild, un cane della polizia ha condotto gli investigatori dal luogo in cui è stato trovato il coltello alla residenza per richiedenti asilo in Wupperstrasse / Goerdelerstrasse a Solingen. L’unità speciale ha quindi circondato l’edificio e fatto irruzione poco dopo le 20 di sera. Diversi residenti sono stati interrogati.
Arresto di un siriano?
Secondo le prime informazioni non confermate, sarebbe stato arrestato un siriano. L’identità del sospettato non è stata ancora confermata dalle autorità.
L’Isis rivendica l’attacco
In serata, dall’Isis è arrivata la rivendicazione dell’attacco da Beirut. L’organizzazione terroristica ha affermato di essere responsabile dell’attacco, ma non ha fornito prove a sostegno della sua affermazione.
Un contesto di crescente tensione
L’attacco di Solingen e la successiva irruzione della polizia in una residenza per rifugiati si inseriscono in un contesto di crescente tensione in Germania, segnato da un aumento dei crimini di odio e dalla crescente preoccupazione per la sicurezza. L’attentato ha scosso il paese e ha sollevato interrogativi sulla capacità di prevenire simili attacchi in futuro. È importante non cedere alla paura e alla diffidenza, ma piuttosto lavorare insieme per promuovere la coesione sociale e la tolleranza.