Avati a Francoforte per parlare di Dante
Pupi Avati, regista e scrittore, sarà ospite della Buchmesse di Francoforte, la Fiera del Libro che si svolgerà dal 16 al 20 ottobre. Avati, che chiuderà l’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il film ‘L’orto americano’ tratto da un suo romanzo, parlerà di Dante, al quale ha dedicato un film nel 2022. L’invito è stato rivolto da Mauro Mazza, commissario straordinario del Governo per l’Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. Mazza ha sottolineato che Avati è la persona ideale per parlare del rapporto tra cinema e letteratura, e che la sua presenza al Padiglione italiano, con la sua tipica piazza con i portici, sarà un’occasione importante per la Buchmesse.
Il rapporto di Avati con Dante
Avati ha spiegato che la scuola italiana ha cercato di rendere Dante “inavvicinabile, ermetico, supponente”. Per questo motivo, ha deciso di fare un film su Dante, dopo vent’anni di studi, che gli sono valsi una laurea honoris causa in italianistica da Roma 3. Avati ha affermato che Dante è “il padre della letteratura e della lingua italiana”.
I portici e l’amicizia
Avati ha anche parlato dei portici, che definisce “un sentimento forte, l’amicizia”. Ha ricordato che i portici erano un luogo di incontro e di amicizia, dove si rideva tanto. “In qualunque serata di pioggia, di neve, eravamo come protetti, come nel corridoio di una casa comune, si rideva tanto, cosa che non vedo più fare”, ha detto Avati.
Un omaggio a Dante e alla cultura italiana
La presenza di Pupi Avati alla Buchmesse è un’occasione importante per celebrare la cultura italiana e il suo legame con la letteratura. Avati è un artista di grande talento, che ha saputo unire il cinema alla letteratura, e la sua esperienza sarà sicuramente un arricchimento per la Fiera del Libro di Francoforte. La sua scelta di parlare di Dante è un segno di grande rispetto per il padre della lingua italiana, e un invito a riscoprire la sua opera.