Un futuro incerto per l’Alpine
L’Alpine F1 Team, dopo un 2022 concluso al quarto posto nella classifica costruttori, sta vivendo un periodo di profonda crisi. Nel 2023 la squadra francese è scesa al sesto posto e attualmente occupa l’ottava posizione con appena 11 punti conquistati. La situazione è tale che, secondo il nuovo consigliere esecutivo Flavio Briatore, i primi podi non arriveranno prima del 2027.
Briatore, nominato a fine giugno da Luca de Meo, CEO del gruppo Renault, ha dichiarato: “Bisogna ritrovare lo spirito di squadra, mettere le persone giuste nei posti giusti”. Il manager 74enne, con un passato glorioso nella Formula 1 con la Benetton, ha sottolineato la necessità di un cambio di mentalità e di un profondo rinnovamento all’interno della scuderia.
“Credo che il problema sia stato di aver scelto alcuni cattivi dirigenti”, ha affermato Briatore, che ha già provveduto a nominare Oliver Oakes, ex boss della scuderia Hitech, come nuovo team principal. Oakes, a 36 anni, è il secondo più giovane team principal della storia della Formula 1.
Briatore: “Il problema è stato di aver scelto alcuni cattivi dirigenti”
Flavio Briatore, nuovo consigliere esecutivo dell’Alpine, ha espresso con chiarezza le sue opinioni sul recente passato della scuderia francese, affermando che la scelta di alcuni dirigenti ha contribuito alla crisi attuale. “Credo che il problema sia stato di aver scelto alcuni cattivi dirigenti”, ha dichiarato Briatore durante un punto stampa a margine del Gran Premio d’Olanda.
Briatore ha poi sottolineato la necessità di un profondo rinnovamento all’interno della squadra, sia a livello di personale che di mentalità. “Bisogna ritrovare lo spirito di squadra”, ha affermato, “mettere le persone giuste nei posti giusti”.
La scelta di Oakes come team principal
Per guidare questo processo di rinnovamento, Briatore ha scelto Oliver Oakes, ex boss della scuderia Hitech, come nuovo team principal. Oakes, a 36 anni, è il secondo più giovane team principal della storia della Formula 1. Briatore lo descrive come “giovane, entusiasta, pieno di energie e ambizioso”.
“Non ha esperienza in una grande scuderia di Formula 1”, ha ammesso Briatore, “ma ha il talento per riuscire”. Oakes, da parte sua, ha commentato: “E’ un privilegio, sono molto fortunato. E’ un’opportunità magnifica e chiaramente l’attenzione verso di me e verso Flavio è molto elevata”.
Un futuro incerto
Nonostante la fiducia di Briatore e la nomina di Oakes, il futuro dell’Alpine rimane incerto. La scuderia francese dovrà affrontare una sfida ardua per riconquistare la competitività in un campionato sempre più difficile. Briatore ha riconosciuto la difficoltà della situazione: “La situazione attuale non è ideale e la concorrenza è dura, ci sono già 6-7 squadre che si battono per vincere delle gare”.
Briatore ha concluso il suo intervento con un messaggio di speranza: “Ci vorrà del tempo, ma sono convinto che possiamo tornare a essere competitivi”.
Un futuro incerto per l’Alpine
L’annuncio di Briatore è sicuramente un segnale di allarme per i tifosi dell’Alpine. La prospettiva di dover aspettare almeno fino al 2027 per vedere la squadra tornare a lottare per i podi è un duro colpo. Tuttavia, è importante ricordare che Briatore è un manager esperto e che la sua esperienza nella Formula 1 può essere fondamentale per rilanciare la scuderia francese. L’obiettivo di Briatore è quello di creare una squadra forte e coesa, con le persone giuste nei posti giusti. Se riuscirà a raggiungere questo obiettivo, l’Alpine potrebbe tornare a essere una forza da non sottovalutare nel campionato di Formula 1.