La querela non si placa
Il dibattito sullo ius scholae continua ad alimentare tensioni, con l’eurodeputato leghista Roberto Vannacci che rilancia la polemica con l’ex segretario dem Pierluigi Bersani sulla querela per diffamazione. Vannacci, intervenendo alla Versiliana di Marina di Pietrasanta, ha ribadito la sua richiesta di scuse pubbliche da parte di Bersani, accompagnate da una donazione a un’associazione di militari e poliziotti. Il generale sostiene che l’uso di un linguaggio offensivo sul piano personale non sia tollerabile, in quanto rischia di legittimare e incentivare violenze verbali estranee al dibattito civile. Bersani, da parte sua, non demorde e si dice disposto ad affrontare un processo per diffamazione aggravata. “Quando Vannacci avrà chiesto scusa a ebrei, femministe, omosessuali, neri e a tutti gli ‘anormali’ del mondo avrà anche le mie scuse”, ha dichiarato. La querela, nata da insulti scambiati alla festa dell’Unità a Ravenna a settembre dell’anno scorso, sembra destinata a proseguire, con Vannacci che ha respinto le offerte di Bersani di rimettere la querela o di transare a 1 euro simbolico in beneficenza.
Vannacci contro lo ius scholae e a favore della X Mas
Nel corso del suo intervento, Vannacci ha espresso la sua contrarietà allo ius scholae, sostenendo che la cittadinanza non debba essere “svenduta” e che sia necessario stabilire un “percorso duro e lungo” per dimostrare l’accettazione dei doveri della nazione. Il generale ha anche rivendicato la necessità di far studiare nelle scuole la X Mas, un “glorioso reparto della Regia Marina che ha operato dal 1939 al 1943 per la Patria”. Vannacci ha deriso chi vorrebbe i suoi seguaci in camicia nera, dichiarando che “da me si può venire con la camicia bianca, a pallini, come si vuole. Mi interessano i principi e gli ideali”.
Salvini sostiene Vannacci
Il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha espresso il suo sostegno a Vannacci, dichiarando di essere “contento che Vannacci sia stato eletto con la Lega” e che “con Vannacci avrà una strada che durerà tanti anni e faremo tante cose belle insieme”. Salvini ha anche criticato Bersani, definendo la sua posizione “arroganza tipica dei kompagni”.
Un dibattito acceso e polarizzato
La querela tra Vannacci e Bersani rappresenta un esempio di come il dibattito politico italiano sia spesso caratterizzato da toni accesi e da una forte polarizzazione. La questione dello ius scholae, che tocca temi delicati come l’integrazione e la cittadinanza, si presta a interpretazioni contrastanti e a posizioni ideologiche spesso inconciliabili. Il caso Vannacci-Bersani mette in luce la difficoltà di trovare un terreno comune nel dibattito pubblico, con entrambe le parti che sembrano intenzionate a proseguire la loro battaglia legale e ideologica.