Salvini: priorità a stipendi e pensioni, non all’ius soli
Matteo Salvini, durante la festa della Lega a Pinzolo (Trento), ha ribadito la priorità del governo sull’aumento di stipendi e pensioni, sminuendo l’importanza del dibattito sull’ius soli. “Il nostro obiettivo non è lo ius soli ma aumentare gli stipendi”, ha dichiarato il vicepremier, aggiungendo che il suo obiettivo continua a essere la cancellazione della legge Fornero e la possibilità per chi ha lavorato 41 anni di uscire dal lavoro. “Star lì a litigare su ius soli o cittadinanza non è utile a nessuno”, ha affermato Salvini, sottolineando che “ogni polemica è chiusa” e che il governo “va avanti fino al 2027”.
La polemica con Bersani sulla condanna di Vannacci
Salvini ha poi attaccato Pier Luigi Bersani, dopo la condanna per diffamazione del generale Vannacci, accusandolo di arroganza e di non aver accettato la proposta di ritirare la querela in cambio di scuse e di una donazione ai famigliari di militari e Forze dell’Ordine vittime del dovere. “Arroganza tipica dei kompagni”, ha scritto Salvini su Facebook, pubblicando la risposta di Bersani: “Quando Vannacci avrà chiesto scusa a ebrei, femministe, omosessuali, neri e a tutti gli ‘anormali’ del mondo avrà anche le mie scuse”.
Il futuro del governo e la stabilità del centrodestra
Salvini ha ribadito la sua fiducia nella stabilità del governo e del centrodestra, affermando che “nessuno riuscirà a dividere il centrodestra” e che sarebbe “delittuoso far vincere il centrosinistra”.
Considerazioni personali
Le dichiarazioni di Salvini ribadiscono la linea politica del governo, focalizzata su temi economici e sociali, come l’aumento di stipendi e pensioni, e sulla riforma del sistema previdenziale. La polemica con Bersani, invece, evidenzia la forte polarizzazione politica che caratterizza il dibattito pubblico italiano, con posizioni spesso inconciliabili. La stabilità del governo e del centrodestra rimane un punto interrogativo, con la possibilità di tensioni interne e di nuove crisi politiche.