Il Vittoriano riacquista il suo splendore originale
Il Vittoriano, il celebre monumento dedicato a Vittorio Emanuele II, sta vivendo una nuova fase di splendore grazie ad un importante progetto di restauro che sta riportando alla luce la doratura originale delle sculture in bronzo. Il progetto, promosso dal Vive (Vittoriano e Palazzo Venezia) e realizzato grazie al contributo di Bvlgari, è diretto dalla direttrice Edith Gabrielli ed eseguito da Susanna Sarmati. Il restauro si basa sull’idea originale dell’architetto Giuseppe Sacconi, che prevedeva un equilibrio cromatico tra il candore del Botticino e la finitura dorata degli elementi in bronzo. La documentazione esistente, tra cui un disegno del febbraio 1888, e le analisi condotte direttamente sulle opere confermano questa visione.
Il tempo, l’inquinamento e gli agenti atmosferici avevano offuscato la doratura originale, ma il restauro sta restituendo la piena leggibilità delle sculture sul prospetto principale del monumento. Il primo passo è stato la rimozione del ponteggio sul pennone di sinistra, che ha svelato la Vittoria alata di Edoardo Rubino nella sua bellezza dorata. Il prossimo passo sarà il restauro del secondo pennone e dei due gruppi monumentali de Il Pensiero di Giulio Monteverde e de L’Azione di Francesco Jerace.
“Nel progetto dell’architetto Giuseppe Sacconi il Vittoriano – spiega Edith Gabrielli – ‘imponeva allo sguardo per l’equilibrio cromatico fra il candore del Botticino e la finitura dorata delle sculture e degli ornamenti in bronzo. Parlano chiaro in tal senso la documentazione esistente, compreso un disegno del febbraio 1888, e le analisi condotte direttamente sulle opere. Tuttavia, il degrado causato dagli anni, dall’inquinamento e dagli agenti atmosferici aveva ormai occultato alla vista questa finitura. Nel pieno rispetto dei principi metodologici del restauro italiano, abbiamo deciso di reintegrare l’immagine a suo tempo concepita da Sacconi, restituendo piena leggibilità alla doratura originale. Oggi tutti possono vedere i primi risultati di questo lavoro nel pennone di sinistra. Fra qualche settimana, entro ottobre, concluderemo il restauro del secondo pennone e dei due gruppi monumentali de Il Pensiero e de L’Azione, rispettivamente di Giulio Monteverde e di Francesco Jerace. Invito tutti ad approfittare in questo periodo delle visite guidate gratuite che, nello spirito del “cantiere aperto”, consentono di salire sui ponteggi e di osservare i restauratori al lavoro. In questi mesi lo hanno fatto in parecchi, inclusa Carla, una gentile e dinamica signora di 78 anni.”
Un restauro meticoloso
Il restauro ha rivelato che la finitura dorata era stata coperta da un processo di ossidazione del bronzo, in particolare su angoli e sottosquadri, e da ridipinture in tinta giallo limone applicate nel corso del tempo. Il team di restauro sta lavorando con attenzione per rimuovere questi strati e riportare alla luce la doratura originale.
Oltre al pennone di sinistra, il progetto di restauro include anche la fontana Mare Adriatico di Emilio Quadrelli e le sculture in bronzo dorato raffiguranti Il Pensiero e L’Azione. A partire dalla prossima settimana, verrà allestito il ponteggio sul pennone di destra con la Vittoria alata di Edoardo De Albertis. Il termine dell’intero intervento è previsto per la fine di ottobre.
Il progetto di restauro offre un’opportunità unica per i visitatori di osservare da vicino il lavoro dei restauratori e di apprezzare il processo di recupero del monumento. Le visite al cantiere di restauro sono gratuite e riservate ad un massimo di 15 persone a turno previa prenotazione inviando richiesta a: vi-ve.edu@cultura.gov.it. Il prossimo appuntamento è previsto il 12 settembre 2024 alle ore 10.
Un’occasione per riscoprire la bellezza del Vittoriano
Il restauro del Vittoriano rappresenta un’occasione importante per riscoprire la bellezza di questo monumento e per apprezzare il lavoro dei restauratori che stanno restituendo al pubblico la sua bellezza originale. L’iniziativa di rendere il cantiere aperto al pubblico è un’ottima idea, che permette di avvicinare le persone al processo di restauro e di far loro conoscere il lavoro dei professionisti che si occupano della conservazione del patrimonio artistico. Questo tipo di iniziative contribuisce a far crescere la consapevolezza e l’apprezzamento per il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese.