Un viaggio attraverso l’Italia di Cartier-Bresson
Palazzo Roverella a Rovigo ospita una grande mostra dedicata a Henri Cartier-Bresson, il maestro francese della fotografia, che ha dedicato parte della sua carriera a ritrarre l’Italia. L’esposizione, intitolata “Henri Cartier-Bresson. L’Italia”, presenta circa 200 fotografie e documenti che raccontano il lungo e profondo rapporto del fotografo con il nostro Paese, dai primi viaggi degli Anni Trenta fino agli Anni Settanta.
La mostra è un viaggio attraverso l’Italia di Cartier-Bresson, un’Italia che si risolleva dopo la seconda guerra mondiale, un’Italia ricca di fascino e di contrasti, un’Italia che il fotografo ha saputo cogliere con il suo sguardo attento e sensibile. La mostra si articola in diverse sezioni, ciascuna dedicata a un periodo specifico del suo lavoro in Italia.
Gli scatti degli Anni Trenta
La prima sezione della mostra presenta gli scatti realizzati da Cartier-Bresson durante il suo primo viaggio in Italia, all’inizio degli Anni Trenta. In compagnia dell’amico André Pieyre de Mandiargues e della sua compagna, la pittrice Leonor Fini, il giovane Henri, che si sarebbe guadagnato l’appellativo di “Occhio del Secolo”, ha immortalato alcune delle sue immagini più famose, che si possono ammirare nella sezione di apertura della mostra.
Il Sud e il fascino del Mezzogiorno
Un’altra sezione importante della mostra è dedicata al viaggio di Cartier-Bresson in Abruzzo e Lucania all’inizio degli anni Cinquanta. Il fotografo è stato attratto da queste regioni, simbolo del Sud in cui si scontravano tradizione e modernità, povertà e cambiamenti sociali. Il suo sguardo si è posato sulle persone, sui paesaggi, sulle tradizioni, sui luoghi simbolo di questa parte d’Italia, come Matera e Scanno.
Un riferimento fondamentale per Cartier-Bresson, e per molti altri fotografi che si sono dedicati al Sud, è stato lo scrittore e pittore Carlo Levi, che ha contribuito a costruire l’immagine di queste regioni, tra cui Matera, divenuta celebre anche grazie agli scatti di Cartier-Bresson e, in seguito, di Giacomelli.
Roma, Napoli, Venezia e le isole
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Cartier-Bresson ha realizzato servizi per le grandi riviste illustrate dell’epoca, come “Holiday” e “Harper’s Bazaar”, dedicati a Roma, Napoli, Venezia, Ischia e Sardegna. Questi scatti hanno permesso al fotografo di concentrarsi sugli usi e i costumi del paese e dei suoi abitanti, offrendo ai lettori stranieri uno sguardo inedito sull’Italia.
Le immagini di Roma, in particolare, restituiscono il clima di quegli anni, un’epoca in cui l’Italia non era ancora omologata alle influenze culturali che arrivavano dagli Stati Uniti. Alcune di queste immagini sono state pubblicate nel libro “Les Européens” (1955), in cui Cartier-Bresson racconta la nuova Europa in pieno sviluppo.
Il ritorno a Matera e il mondo del lavoro
L’ultimo capitolo della mostra è dedicato a Matera, un ritorno sui luoghi frequentati vent’anni prima. In queste immagini, scattate nei primi anni Settanta, si possono notare la continuità e la discontinuità del tempo, l’avanzare della modernità e la persistenza delle identità locali.
La mostra si conclude con una sezione dedicata al mondo del lavoro industriale, con immagini di Olivetti e Alfa Romeo, che spostano l’attenzione sui nuovi stili di vita del periodo.
Un’occasione per riscoprire l’Italia di Cartier-Bresson
La mostra “Henri Cartier-Bresson. L’Italia” è un’occasione unica per riscoprire l’Italia attraverso lo sguardo del maestro francese della fotografia. Un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, che ci porta alla scoperta di un’Italia ricca di fascino e di contrasti, un’Italia che Cartier-Bresson ha saputo cogliere con la sua sensibilità e il suo talento.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi e la Fondazione Camera, Centro Italiano per la Fotografia di Torino, con la curatela di Clément Chéroux e Walter Guadagnini. È accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, che contiene tutte le opere esposte, i saggi dei due curatori e di Carmela Biscaglia, quest’ultimo dedicato alle vicende e ai personaggi che hanno reso particolare il rapporto di Cartier-Bresson con la Basilicata.
Un’eredità di immagini e di storie
La mostra “Henri Cartier-Bresson. L’Italia” è un’occasione per ripercorrere la storia di un grande fotografo e del suo rapporto con l’Italia. Le sue immagini ci offrono uno sguardo prezioso sul nostro Paese, sulle sue persone, sui suoi paesaggi, sulle sue tradizioni. L’eredità di Cartier-Bresson è un patrimonio di immagini e di storie che ci accompagna nel tempo e ci aiuta a comprendere meglio la nostra identità.