Grok sbarca in Europa: un assistente AI per gli abbonati X Premium
Il chatbot Grok, sviluppato dalla società xAI di Elon Musk, fa il suo debutto in Europa. L’annuncio, pubblicato sul profilo ufficiale di X-Twitter degli Affari globali dell’azienda, spiega che l’accesso alla funzione di assistente di ricerca AI di Grok sarà inizialmente riservato agli abbonati a X Premium.
“Iniziamo a offrire l’accesso alla funzione di assistente di ricerca AI di Grok agli abbonati a X Premium – si legge – Una volta concluso il voto in Europa, continueremo a implementare trend contestualizzati per tutti gli utenti.”
Anche l’ad di X, Linda Yaccarino, ha condiviso la novità per l’Europa, sottolineando le potenzialità del chatbot di rispondere ai quesiti posti dalle persone.
X Premium e X Premium Plus: l’abbonamento per accedere a Grok
Lo scorso ottobre, l’ex Twitter ha introdotto i piani in abbonamento X Premium e X Premium Plus che si affiancano all’esperienza gratuita sul social. Con questi canoni si ottiene anche l’accesso al chatbot di intelligenza artificiale.
Grok era già disponibile per gli utenti statunitensi in forma sperimentale, sempre per gli abbonati Premium.
Due modalità e un codice open source: il dibattito sull’IA si infiamma
È possibile impostare Grok su due modalità, “regolare” e “divertente”. Musk lo ha reso open source, aprendo il codice aperto a tutti, ampliando così il dibattito e le polemiche sugli altri sistemi di IA come il rivale OpenAI.
La decisione di Musk di rendere Grok open source rappresenta un passo significativo nel panorama dell’intelligenza artificiale. L’accesso al codice sorgente consente agli sviluppatori di analizzare, migliorare e persino modificare il chatbot, aprendo la strada a nuove innovazioni e a un dibattito più ampio sulla trasparenza e l’etica nell’ambito dell’IA.
Grok: un’opportunità per l’Europa?
L’arrivo di Grok in Europa rappresenta un’opportunità interessante per gli utenti di X. Il chatbot potrebbe offrire un’esperienza di ricerca più personalizzata e intuitiva, ma è fondamentale che la sua implementazione avvenga in modo responsabile e trasparente. La decisione di Musk di renderlo open source è un passo positivo in questa direzione, ma è necessario un costante monitoraggio e un dibattito aperto sulle implicazioni etiche e sociali dell’intelligenza artificiale.