Certificati di malattia in aumento nel primo semestre 2024
Secondo l’Osservatorio del Polo unico di tutela della malattia, nei primi sei mesi del 2024 sono stati presentati all’Inps 15,7 milioni di certificati di malattia. Questo dato rappresenta un aumento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il settore privato è il principale contributore, con il 75,5% dei certificati, mentre il restante 24,5% proviene dal settore pubblico. In termini di giornate di malattia, il totale è stato di 73,3 milioni, sostanzialmente in linea con il primo trimestre del 2023. Questo risultato è dovuto al lieve calo dei giorni medi per certificato.
Il ruolo dell’Inps nel controllo dello stato di malattia
L’Inps svolge un ruolo cruciale nel controllo dello stato di malattia dei lavoratori. A dicembre 2023, il numero complessivo dei lavoratori dipendenti interessati al controllo d’ufficio dello stato di malattia da parte dell’Inps era di circa 15,6 milioni. Di questi, 3,2 milioni lavorano nel settore pubblico (Polo unico) e 12,4 milioni nel settore privato (assicurati). L’Inps può inoltre effettuare controlli, su richiesta del datore di lavoro, anche per lavoratori privati non assicurati (3,7 milioni) e per lavoratori pubblici non appartenenti al Polo unico (circa 49 mila unità).
L’impatto del lavoro e della salute
L’aumento dei certificati di malattia nel settore privato potrebbe essere un segnale di un crescente stress lavorativo o di una maggiore attenzione alla salute da parte dei lavoratori. È importante che le aziende si impegnino a creare un ambiente di lavoro sano e sicuro, promuovendo il benessere dei dipendenti e garantendo un equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. L’Inps, con il suo ruolo di controllo, può contribuire a garantire la correttezza dei certificati di malattia e a prevenire abusi, ma è anche fondamentale che le aziende si assumano la responsabilità di creare un ambiente di lavoro che favorisca la salute e il benessere dei propri dipendenti.