Condanna di Peña
Il presidente del Paraguay, Santiago Peña, ha espresso la sua profonda disapprovazione per la sentenza emessa dalla Corte suprema di giustizia del Venezuela, che ha ratificato la vittoria di Nicolás Maduro nelle elezioni presidenziali del 28 luglio. In un messaggio pubblicato sul suo account X, Peña ha affermato: “Deploriamo profondamente la decisione del governo venezuelano di procedere con la ratifica di risultati elettorali che non riflettono la volontà del popolo venezuelano”.
Dubbi sulla legittimità delle elezioni
Per il presidente paraguaiano, “è inaccettabile pretendere di convalidare i vincitori senza una revisione approfondita e indipendente dei voti”. Peña aveva già espresso in precedenza la sua preoccupazione per il deterioramento democratico in Venezuela, affermando che i dittatori non se ne vanno con la forza dei voti e sottolineando che la crisi che si sta vivendo a Caracas dovrebbe attirare l’attenzione della comunità internazionale.
Reazioni internazionali
La posizione di Peña si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione internazionale per la situazione in Venezuela. Venerdì scorso, il Consiglio permanente dell’Organizzazione degli stati americani (Osa) ha approvato all’unanimità una risoluzione che impone alle autorità elettorali venezuelane di pubblicare i verbali delle elezioni del 28 luglio.
Un’ulteriore voce critica
La condanna del Paraguay si aggiunge ad una serie di voci critiche che si sono levate contro la gestione delle elezioni in Venezuela. La preoccupazione per la legittimità del processo elettorale e per la situazione democratica nel paese è condivisa da molti attori internazionali. Il fatto che anche un paese come il Paraguay, con una storia di instabilità politica, si pronunci in modo così netto contro il governo venezuelano, dimostra la gravità della situazione e la necessità di un intervento internazionale per ripristinare la democrazia nel paese.