Il ritorno delle Converse: un segno di autonomia?
Dopo essere state confinate nell’armadio per diversi anni, le Converse platform nere sono riapparse ai piedi di Kamala Harris durante i primi tour della candidata democratica alla Convention di Chicago. Questa scelta di stile ha suscitato curiosità e interpretazioni, con alcuni che la vedono come un segno di ritrovata autonomia della Harris dopo il ritiro del presidente Joe Biden dalla campagna.
Le Converse erano state un segno distintivo di Kamala Harris nel 2016, durante la sua corsa come vice del ticket democratico, e poi, dopo la vittoria del 2020, erano state protagoniste di una copertina di Vogue. Tuttavia, la scelta delle sneaker era stata criticata per la sua casualità, spingendo la Harris a rimpiazzarle con eleganti decolleté col tacco nelle occasioni pubbliche.
Il ritorno alle Converse potrebbe essere interpretato come un messaggio di ritorno alle origini, di riappropriazione del proprio stile personale e di un’affermazione di indipendenza.
La moda alla Convention: un palcoscenico di stile
La Convention di Chicago è stata un’occasione per ammirare il meglio della moda americana. Jill Biden ha sfoggiato un look classico in Ralph Lauren, mentre Michelle Obama ha incantato con un futuristico power-suit decostruito da Monse. Ashley Biden ha introdotto il padre sul palco con un tailleur pantaloni bianco di Gabriela Hearst, mentre Peggy Flanagan, la vice di Walz, ha parlato con pantaloni e tunica di Jamie Okuma, una stilista di origini nativo-americane.
Il merchandising della Convention ha visto la collaborazione di un gruppo di stilisti, Designers for Democracy, che hanno creato una linea di abbigliamento griffato per il ticket Harris-Walz. Tra i nomi di spicco troviamo Thom Browne, Tory Burch, Prabal Gurung, Vera Wang e Joseph Altuzarra.
Il caso del pantsuit marrone chiaro
In un mare di capi a stelle e strisce, la candidata Harris ha fatto eccezione con un pantsuit uscito dagli atelier parigini di Chloe. La scelta del colore, marrone chiaro, forse cammello, ha suscitato curiosità. La casa di moda ha definito la stoffa “coconut brown”, in un’apparente coincidenza con la frase della madre della candidata, trasfigurata in un meme che impazza sulla rete: “Non so cosa c’è di sbagliato in voi giovani. Pensate di essere caduti da un albero di cocco?”
La scelta del pantsuit di Chloe, con la sua provenienza straniera e il suo colore insolito, potrebbe essere interpretata come un segnale di apertura e di inclusione, in contrasto con la tradizione americana di indossare solo capi a stelle e strisce.
Stile e politica: un binomio sempre più stretto
La moda è sempre stata un elemento importante nella politica, con le scelte di abbigliamento che spesso riflettono l’immagine e il messaggio che si vuole trasmettere. In questo caso, il ritorno alle Converse di Kamala Harris potrebbe essere interpretato come un segnale di cambiamento, di ritorno alle origini e di maggiore autonomia. La scelta di indossare un capo di un marchio straniero, come il pantsuit di Chloe, potrebbe essere un segnale di apertura e di inclusione, in un momento storico in cui la politica americana è sempre più polarizzata.