Situazione sotto controllo in Friuli Venezia Giulia
L’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi ha dichiarato che la situazione relativa al vaiolo delle scimmie (Mpox) in Friuli Venezia Giulia è sotto controllo. Il Servizio Sanitario Regionale, in collaborazione con il Ministero della Salute, monitora costantemente l’evoluzione dei casi dal 2022, integrando dal 2023 il sistema di raccolta dati GMI. I dati raccolti e i monitoraggi effettuati confermano che non ci sono criticità che interessano attualmente la regione.
Riccardi ha sottolineato che il laboratorio per le malattie infettive effettua un accurato sequenziamento genomico per identificare precisamente la tipologia di virus.
Nessun caso del nuovo ceppo aggressivo
In risposta all’allerta dell’OMS e alle indicazioni del Ministero, il Sistema Sanitario Regionale del Fvg ha aumentato il livello di allerta e attivato i Dipartimenti di prevenzione. L’assessore ha confermato che non risultano casi riferibili al nuovo ceppo (Clade I) di Mpox, ovvero la variante aggressiva della malattia.
Casi registrati in Friuli Venezia Giulia
Dal maggio 2022, quando è stato avviato il monitoraggio, in Friuli Venezia Giulia sono stati registrati 17 casi di Mpox, di cui solo 4 nel 2024. Nessuno di questi casi rientrava nel ceppo più aggressivo della malattia.
Precedenti focolai e stato di emergenza globale
Nel 2003 si era verificato un focolaio negli Stati Uniti, ma si trattava di casi di “importazione”. Dopo lo stato di emergenza globale dichiarato dall’OMS nel 2022, il 14 agosto 2024 è stata di nuovo dichiarata l’emergenza mondiale causata da un’epidemia in corso in alcuni stati centrali del continente africano.
Importanza del monitoraggio e della prevenzione
La costante vigilanza del Servizio Sanitario Regionale e la collaborazione con il Ministero della Salute sono fondamentali per il controllo dell’epidemia di Mpox. L’attivazione dei Dipartimenti di prevenzione e il sequenziamento genomico per identificare la tipologia di virus dimostrano l’impegno del sistema sanitario regionale per la salute pubblica. La mancanza di casi del ceppo aggressivo è un dato positivo, ma è importante mantenere alta la guardia e continuare a monitorare l’evoluzione della situazione.