Indagine e arresto
Gli investigatori del commissariato di Marino, coordinati dalla Procura di Velletri, hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un 27enne gravemente indiziato di abusi sessuali nei confronti della nipote minorenne. Le indagini sono state avviate a fine giugno, subito dopo la denuncia presentata dal padre della vittima. Il genitore ha raccontato di essere stato chiamato nel cuore della notte dalla figlia, che mentre dormiva a casa del nonno, sarebbe stata oggetto di attenzioni sessuali da parte dello zio.
Immediata l’attivazione del codice rosso, il padre ha denunciato l’accaduto presso gli Uffici di polizia di piazza Don Luigi Sturzo, a Marino. La Procura di Velletri, coordinando le indagini, ha disposto una serie di accertamenti, tra cui l’audizione protetta della vittima. Gli elementi raccolti hanno permesso di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri l’emissione di una misura cautelare a carico dell’indagato.
Gli stessi agenti del commissariato di Marino hanno eseguito la misura, accompagnando il 27enne agli arresti domiciliari.
Presunzione di innocenza
È importante ricordare che l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
La gravità del reato e la tutela dei minori
Questo caso evidenzia la gravità del reato di abusi sessuali su minori e l’importanza di un’azione immediata e coordinata da parte delle autorità. La denuncia del padre e l’attivazione del codice rosso hanno permesso di avviare tempestivamente le indagini e di proteggere la vittima. La tutela dei minori in situazioni di vulnerabilità è fondamentale e richiede un’attenzione particolare da parte della società e delle istituzioni.