Un’altra tragedia nei campi di Latina
Un’altra tragedia ha colpito i campi di Latina. Dalvir Singh, un bracciante indiano di 54 anni, è stato trovato morto venerdì pomeriggio in un campo nella zona di borgo Piave. La procura ha aperto un’inchiesta per comprendere se siano state adottate tutte le cautele necessarie per evitare il decesso, che al momento sembra essere stato causato da un malore improvviso, probabilmente un infarto.
Secondo le prime ricostruzioni, il bracciante si era recato al lavoro per aprire l’impianto di irrigazione intorno alle 16:30. Il suo corpo è stato trovato poco dopo le 17 dal titolare dell’azienda agricola di strada del Crocifisso, specializzata in silvicoltura.
L’ipotesi è che il malore sia stato innescato dal caldo. Per prassi è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Ad indagare sono i carabinieri della compagnia di Latina e i tecnici Spresal, che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire con esattezza l’accaduto.
Il dramma di Dalvir Singh e le richieste di chiarezza
La morte di Dalvir Singh arriva a due mesi dal dramma di Satnam Singh, deceduto nelle campagne di Latina e lasciato esanime davanti casa con il braccio tagliato da un macchinario agricolo. La tragedia ha suscitato un’ondata di sdegno e ha sollevato nuovamente il problema dell’insicurezza sul lavoro nei campi.
Il capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto, ha espresso la sua preoccupazione per la morte di Dalvir Singh, sottolineando che “un altro bracciante è morto nelle campagne di Latina. Stroncato da caldo perché nessuno dovrebbe lavorare nei campi a 40 gradi all’ombra”. Scotto ha chiesto alla ministra del Lavoro di “riferire al Parlamento lo stato delle politiche di contrasto all’insicurezza sul lavoro nei campi. Non può più sottrarsi come ha fatto in tutti questi mesi”.
L’autopsia e le indagini in corso
L’autopsia sul corpo di Dalvir Singh è prevista per la giornata di oggi. Gli inquirenti cercheranno di accertare le cause del decesso e di ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto. Le indagini sono in corso e si concentreranno sulla ricostruzione delle condizioni di lavoro del bracciante e sulla verifica del rispetto delle norme di sicurezza.
L’azienda agricola dove lavorava Dalvir Singh ha confermato che il bracciante era in possesso di un contratto regolare e di un permesso di soggiorno.
La necessità di un’azione urgente
La morte di un altro bracciante nei campi di Latina è un segnale allarmante che non può essere ignorato. Le autorità devono agire con urgenza per contrastare l’insicurezza sul lavoro nei campi e per garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti i lavoratori. È necessario un impegno concreto per la prevenzione degli incidenti e per la tutela della salute dei lavoratori, soprattutto durante le giornate più calde. La tragedia di Dalvir Singh deve essere un monito per tutti, e deve spingere le istituzioni ad agire con determinazione per evitare che si ripetano simili drammi.