La campagna per l’impeachment di Moraes
Il deputato Eduardo Bolsonaro, figlio dell’ex presidente Jair Bolsonaro, e il pastore evangelico Silas Malafaia hanno avviato una campagna per l’impeachment del giudice della Corte Suprema brasiliana (Stf), Alexandre de Moraes. La campagna, che si sta diffondendo sui social media, vede la partecipazione di altri parlamentari ‘bolsonaristi’, come Nikolas Ferreira, Bia Kicis e Júlia Zanatta, che accusano Moraes di “stracciare la Costituzione” e di “ledere la libertà dei brasiliani”.
L’iniziativa dovrebbe culminare in una grande manifestazione prevista per il Giorno dell’Indipendenza (7 settembre) sull’Avenida Paulista a San Paolo, con la partecipazione anche dell’ex presidente Bolsonaro.
Le accuse contro Moraes sono basate su un recente reportage di Folha de São Paulo, che sostiene che il giudice avrebbe utilizzato il Tribunale superiore elettorale per creare dossier contro alleati di Bolsonaro, chiedendone l’annullamento dei passaporti o il blocco dei social media. Tra i casi citati dal quotidiano, ci sono quelli del giornalista Rodrigo Constantino e del commentatore Paulo Figueiredo.
Tensioni politiche in Brasile
La campagna per l’impeachment di Moraes è l’ultimo capitolo di una lunga serie di tensioni politiche in Brasile. L’ex presidente Bolsonaro, sconfitto alle elezioni presidenziali del 2022, ha ripetutamente accusato il sistema elettorale brasiliano di essere fraudolento e ha sostenuto che la sua sconfitta è stata il risultato di un complotto.
Le accuse di Bolsonaro hanno trovato eco in una parte della popolazione brasiliana, che crede che il sistema elettorale sia corrotto e che il giudice Moraes sia un nemico della democrazia.
La manifestazione del 7 settembre potrebbe rappresentare un momento cruciale per la politica brasiliana. Se la manifestazione avrà un grande successo, potrebbe rafforzare la posizione di Bolsonaro e dei suoi alleati e aumentare la pressione sul governo di Lula da Silva.
Al contrario, se la manifestazione avrà un successo limitato, potrebbe indebolire la posizione di Bolsonaro e dei suoi alleati e dimostrare che la maggior parte della popolazione brasiliana non crede alle accuse di frode elettorale.
Il contesto politico brasiliano
La campagna per l’impeachment di Moraes è un segnale chiaro della profonda polarizzazione politica che attraversa il Brasile. Le accuse contro il giudice, seppur basate su un reportage giornalistico, sembrano essere più una strategia politica per delegittimare la Corte Suprema e il sistema giudiziario brasiliano. È importante sottolineare che, al momento, non ci sono prove concrete che dimostrino che Moraes abbia agito in modo illegale o che abbia violato la Costituzione.
La manifestazione del 7 settembre potrebbe rappresentare un test per la democrazia brasiliana. Se la manifestazione si trasformerà in un evento violento o se si verificheranno episodi di disordine pubblico, questo potrebbe essere un segnale allarmante per la stabilità politica del Paese.
È fondamentale che il governo di Lula da Silva mantenga la calma e che le forze dell’ordine siano pronte a intervenire in caso di necessità. La democrazia brasiliana è fragile e deve essere protetta da qualsiasi tentativo di destabilizzazione.