Un secolo di funivie: dalla ‘rivoluzione bianca’ alle Olimpiadi 2026
Cortina d’Ampezzo si prepara a celebrare un traguardo importante: il primo secolo di vita degli impianti funiviari che hanno trasformato la conca ampezzana in un punto di riferimento per lo sci e lo sport in montagna. La storia inizia nel 1924 con l’inaugurazione della funivia Cortina-Pocol, un evento che ha inaugurato una vera e propria ‘rivoluzione bianca’ e che ha trainato lo sviluppo di tutta l’economia locale, legata allo sci e ai percorsi in alta quota.
L’evento che segnerà questo importante anniversario si terrà sabato 24 agosto nel centro di Cortina, sulla terrazza di piazza Roma, dove un tempo sorgeva la stazione di partenza delle prime cabine per Pocol. La location è simbolica, visto che proprio in questa piazza sono stati inaugurati di recente gli ‘Spectaculars’, i cinque cerchi olimpici e i tre Agitos, simboli dei Giochi invernali del 2026.
La costruzione della funivia che univa il centro del paese al Belvedere di Pocol ha segnato una svolta per la località, trasformandola in un punto di riferimento per lo sport in montagna. A questa prima funivia sono seguite altre importanti realizzazioni: la Funivia del Faloria (1939), la Funivia Lagazuoi (1964), la seggiovia del 5 Torri (1969) e la funivia delle Tofane, alias Freccia nel Cielo (1971).
Lo sviluppo degli impianti di risalita ha avuto un impatto significativo su tutto il territorio. Ad Auronzo, in vista delle Olimpiadi del 1956, nacque la prima sciovia nel 1951, seguita dalla funivia del Monte Agudo nel 1956. Nel 1950, anche Misurina e San Vito si sono aperte allo sci.
Il Dolomiti Superski e l’eredità dello sport in montagna
La giornata di sabato sarà anche l’occasione per ricordare i primi cinquant’anni del Dolomiti Superski, il carosello che collega il territorio cortinese con le vallate limitrofe, unendo le diverse località sotto il nome dello sci.
La celebrazione del centenario degli impianti funiviari è un’occasione per riflettere sull’eredità di un secolo di sviluppo dello sport in montagna, un’eredità che ha trasformato Cortina d’Ampezzo in un simbolo dello sport invernale e che ha preparato il terreno per le Olimpiadi invernali del 2026.
L’eredità di un secolo di ‘rivoluzione bianca’
La storia degli impianti funiviari di Cortina d’Ampezzo è un esempio di come lo sviluppo di infrastrutture innovative possa trasformare un territorio e creare nuove opportunità economiche e sociali. La ‘rivoluzione bianca’ ha portato Cortina ad essere un punto di riferimento per lo sport invernale e ha contribuito a creare un’economia locale fiorente, legata al turismo e allo sport. L’eredità di questo secolo di innovazione è tangibile oggi, e si riflette nell’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026, un evento che proietta Cortina d’Ampezzo verso un nuovo futuro ricco di sfide e opportunità.