La Russia si offre come mediatore nel conflitto tra Azerbaigian e Armenia
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato la disponibilità di Mosca a partecipare alla risoluzione della situazione di tensione nel Caucaso meridionale tra Azerbaigian e Armenia. Durante un incontro a Baku con il presidente azero Ilham Aliyev, Putin ha sottolineato il ruolo storico della Russia nella regione e la necessità di un suo coinvolgimento per risolvere la crisi. “Tutti sanno che la Russia si trova a fronteggiare altre crisi, principalmente riguardo all’Ucraina. Ma le relazioni storiche della Russia con il Caucaso meridionale richiedono il nostro coinvolgimento in questi eventi, per quanto richiesto dalle parti”, ha affermato Putin, come riportato dall’agenzia Interfax.
L’offerta di mediazione russa
Putin ha specificato che la Russia è pronta a fare tutto il possibile per facilitare la conclusione di un trattato di pace tra Azerbaigian e Armenia. In particolare, Mosca si offre di aiutare nella demarcazione dei confini e nello sblocco dei legami logistici ed economici tra i due paesi. “Qualunque cosa possiamo fare per facilitare la conclusione di un trattato di pace, come la demarcazione dei confini e lo sblocco dei rispettivi legami logistici ed economici, saremmo felici di farla”, ha aggiunto il presidente russo.
La mediazione russa nel Caucaso meridionale
La dichiarazione di Putin rappresenta un’importante svolta nel conflitto tra Azerbaigian e Armenia. La Russia, già presente militarmente nella regione con una base militare in Armenia, ha dimostrato in passato di avere un ruolo chiave nella mediazione tra i due paesi. Questa nuova offerta di mediazione potrebbe essere un segnale di una maggiore volontà di Mosca di contribuire a una soluzione pacifica del conflitto, che dura da decenni. Sarà interessante vedere come le parti coinvolte reagiranno a questa proposta e se la Russia riuscirà a svolgere un ruolo effettivo nella risoluzione della crisi.