Grillo: “I tre pilastri del M5S sono non negoziabili”
Beppe Grillo, in un post sul suo blog, ha ribadito la sua posizione sui tre pilastri fondamentali del MoVimento 5 Stelle: il simbolo, il nome e la regola del secondo mandato. Per Grillo, questi elementi sono “non negoziabili” e non possono essere modificati a piacimento.
“Il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato, i “tre nostri pilastri non sono in nessun modo negoziabili, e non possono essere modificati a piacimento”, ha scritto Grillo. “Sono il cuore pulsante del MoVimento 5 Stelle, il nostro faro nella tempesta. Cambiarli significherebbe tradire la fiducia di chi ha creduto in noi, di chi ha lottato con noi, di chi ha visto nel MoVimento l’unica speranza di cambiamento reale”.
L’appello di Grillo agli attivisti e ai sostenitori
Grillo si è definito “garante e custode dei valori fondamentali dell’azione politica” del M5S, rivolgendosi direttamente a “attivisti, portavoce e sostenitori” con un appello a “riflettere profondamente” e a “custodire e proteggere ciò che abbiamo costruito insieme”.
“In questo momento cruciale non possiamo permetterci di smarrire la nostra rotta”, ha scritto Grillo. “Custodiamo e proteggiamo ciò che abbiamo costruito insieme. Il MoVimento – aggiunge – è e deve rimanere una forza di cambiamento autentico, e per farlo, dobbiamo rimanere fedeli ai nostri principi fondativi”.
La difesa dei principi fondativi
L’affermazione di Grillo sui tre pilastri del M5S come “non negoziabili” ribadisce la sua posizione di custode dei principi fondativi del movimento. Questa dichiarazione potrebbe essere interpretata come un tentativo di ribadire l’identità del M5S in un momento di possibile cambiamento interno o di ridefinizione della sua strategia politica. La questione della “negoziabilità” dei principi fondativi del M5S è un tema delicato che potrebbe alimentare il dibattito interno al movimento.