Un calo record nei consumi in Argentina
Secondo uno studio condotto dalla società Scentia e pubblicato dal quotidiano Página 12, i consumi nei supermercati e negli stabilimenti commerciali di prossimità in Argentina hanno subito un crollo significativo a luglio. I dati indicano una flessione del 16,1% su base annua e del 4% rispetto al mese precedente. Questa tendenza negativa si è protratta per tutto l’anno, con un calo complessivo del 9,4% nei primi sette mesi.
Le cause del crollo: potere d’acquisto e tassi di interesse
La contrazione dei consumi è attribuita principalmente al deterioramento del potere di acquisto di pensioni e stipendi, in un contesto di inflazione elevata. L’aumento dei tassi di interesse, che rende più costosi i prestiti e gli investimenti, contribuisce ulteriormente a questo scenario sfavorevole.
Un contesto peggiore del 2001 e del 2020
Gli esperti sottolineano che la situazione attuale è peggiore rispetto a quella del 2001, anno successivo al default argentino, e del 2020, quando la pandemia di COVID-19 ha colpito l’economia globale. Questo scenario evidenzia la gravità della crisi economica che sta attraversando l’Argentina.
Le sfide per l’economia argentina
Il crollo dei consumi in Argentina rappresenta un campanello d’allarme per l’economia del paese. Il deterioramento del potere d’acquisto e l’aumento dei tassi di interesse sono fattori che minacciano la stabilità economica e sociale. Le autorità argentin e dovranno adottare misure efficaci per contrastare questa tendenza e rilanciare la crescita economica. La sfida è ardua, ma non impossibile. La storia ha dimostrato che l’Argentina è un paese resiliente, capace di superare momenti di difficoltà. La speranza è che le autorità e la popolazione si uniscano per affrontare questa crisi e costruire un futuro più prospero per l’Argentina.