Un calo significativo nelle compravendite
Il mercato immobiliare residenziale italiano ha chiuso il 2023 con un calo significativo nelle compravendite, secondo il Rapporto Immobiliare 2024 elaborato dall’Abi e pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Nel 2023 sono state vendute 709.591 abitazioni, quasi 76.000 unità in meno rispetto al 2022, pari a una contrazione del 9,7%. Questo risultato segna un’inversione di tendenza rispetto al 2022, anno in cui il mercato aveva registrato ancora un segno positivo.
Superficie venduta in calo
Anche la superficie venduta ha subito un calo nel 2023. Sono stati venduti oltre 75 milioni di metri quadrati, in diminuzione del 10,3% rispetto al 2022. La superficie media per unità abitativa compravenduta è scesa a 106,1 metri quadrati, in lieve diminuzione rispetto al 2022 (-0,7 metri quadrati).
Le cause del calo
Il calo delle compravendite immobiliari nel 2023 è da attribuire a diversi fattori, tra cui l’aumento dei tassi di interesse, l’incertezza economica e l’inflazione. L’aumento dei tassi di interesse ha reso più costoso ottenere un mutuo, rendendo meno accessibile l’acquisto di una casa per molti acquirenti. L’incertezza economica, legata alla guerra in Ucraina e alla crisi energetica, ha contribuito a frenare gli investimenti immobiliari. Infine, l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto dei consumatori, rendendo più difficile far fronte alle spese per l’acquisto di una casa.
Un mercato in evoluzione
Il calo delle compravendite immobiliari nel 2023 rappresenta un segnale importante per il mercato. Tuttavia, è importante ricordare che il mercato immobiliare è ciclico e che è soggetto a fluttuazioni. Il 2023 è stato un anno difficile, ma è possibile che il mercato rimbalzi nel 2024. I tassi di interesse potrebbero iniziare a scendere, l’incertezza economica potrebbe diminuire e l’inflazione potrebbe stabilizzarsi. In questo contesto, il mercato immobiliare potrebbe riprendersi, anche se è probabile che la crescita sia lenta e graduale.