Lula: un’ascesa controversa
“Sono un sopravvissuto, hanno tentato di seppellirmi in tutti i modi. Ma il Paese ha scelto contro l’autoritarismo e il fascismo. La democrazia è tornata in Brasile. Siamo 215 milioni di persone e sarò il presidente di tutti.” Queste le parole di Luiz Inácio ‘Lula’ da Silva, il protagonista del nuovo documentario di Oliver Stone, “Lula”, presentato al Festival di Cannes. Il film racconta la vita di un leader straordinario, un ex sindacalista che ha sfidato le élite e ha portato alla presidenza del Brasile una visione di cambiamento sociale.
Stone, attraverso una serie di interviste senza filtri, ci mostra l’ascesa di Lula, un uomo che ha saputo conquistare il cuore del popolo brasiliano grazie alla sua semplicità e alla sua determinazione. Il documentario esplora anche il periodo buio della sua vita, quando Lula fu imprigionato per diciannove mesi, accusato di corruzione. La sua storia è un esempio di come la politica possa essere un campo minato, dove la lotta per il potere può portare a situazioni complesse e controverse.
L’ombra di Lava Jato
Il documentario di Stone non evita di affrontare il delicato tema dell’operazione Lava Jato, una vasta indagine della polizia federale brasiliana che ha portato alla luce un sistema di tangenti all’interno dell’azienda petrolifera statale Petrobrasil. Lula è stato uno dei principali accusati in questa operazione, ma è stato poi rilasciato grazie alle rivelazioni di un hacker, che ha svelato un’intricata rete di corruzione che coinvolgeva diverse figure di spicco del mondo politico brasiliano.
Stone analizza con attenzione il ruolo di Lava Jato e le sue implicazioni politiche, mostrando come la lotta contro la corruzione possa trasformarsi in una vera e propria guerra politica. Il documentario non si limita a presentare i fatti, ma offre al pubblico la possibilità di farsi un’idea autonoma su questa complessa vicenda, che ha profondamente segnato la storia politica del Brasile.
Un leader per il popolo
“Non potresti scrivere un racconto più bello di un ragazzo come lui destinato a diventare presidente – dice Oliver Stone -. In primo luogo, era un sindacalista che non avrebbe mai voluto essere presidente, che non si era mai interessato neppure di politica. Lui è un esempio di come si possa eleggere una persona della classe operaia alla presidenza, di qualsiasi paese. Non devi avere un miliardo di dollari, non devi essere un membro dell’élite.” Queste parole di Stone sottolineano il forte messaggio di speranza che Lula incarna.
Lula, un uomo nato nella povertà, ha dedicato la sua vita a migliorare le condizioni di vita dei più bisognosi. Durante la sua presidenza, ha implementato politiche sociali innovative che hanno ridotto drasticamente la povertà in Brasile. Il documentario di Stone celebra questo aspetto della vita di Lula, mostrando come la sua leadership abbia avuto un impatto positivo sulla vita di milioni di persone.
Un futuro incerto
“Mi piacerebbe. Ho fatto venti film e circa dieci documentari tra cui il lunghissimo, della durata di dodici ore, The Untold History of the United States. Mi piacciono i documentari perché sono onesti, vai nel mondo e racconti davvero com’è. Non sei a Hollywood con attori e trucco dove tutto è artificiale nel senso che è creato davanti alla telecamera. Quindi è un gioco completamente diverso. Ho comunque in mente un film narrativo, ma non posso dire di cosa si tratta. Lo farò il prossimo anno, questo è sicuro.” Queste sono le parole di Oliver Stone, che, dopo “Lula”, non sembra intenzionato a lasciare il mondo del documentario.
Il documentario “Lula” si conclude con l’elezione di Lula come presidente del Brasile nel 2022. Ma il futuro è incerto. La lotta contro la corruzione continua, e la democrazia brasiliana è ancora fragile. Stone, con il suo documentario, ci invita a riflettere sul passato, sul presente e sul futuro del Brasile, un paese che lotta per trovare la sua identità e il suo posto nel mondo.
Un ritratto complesso
“Lula” di Oliver Stone è un documentario complesso che offre una visione approfondita della vita e della carriera politica di Luiz Inácio ‘Lula’ da Silva. Il film non si limita a celebrare le sue vittorie, ma affronta anche le controversie e le sfide che hanno segnato la sua vita. Stone riesce a catturare la complessità di un uomo che ha incarnato la speranza per milioni di brasiliani, ma che è stato anche al centro di controversie politiche.